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Il caso. Amandola, reparto di Medicina pronto: 25 posti letto a disposizione. Ma manca una firma della Regione

24 Novembre 2020

di Raffaele Vitali

AMANDOLA – La prima notizia è che il reparto di Medicina, realizzato ad Amandola grazie ai fondi della Protezione civile nazionale, è pronto. La seconda notizia è che i 25 posti possono anche essere divisi tra pazienti normali e pazienti Covid visto che ci sono 10 posti a pressione negativa, dotati di ossigeno, realizzati proprio su richiesta del sistema sanitario.

La terza notizia è che la nuova amministrazione regionale sarebbe pronta a investire anche sul vecchio ospedale, per recuperare il piano che prima del terremoto ospitava la Rsa. Un intervento più o meno da 800mila euro. La quarta, però, è che è tutto fermo in attesa di una semplice firma, finale, che deve arrivare dall’Asur Marche in modo che poi al direttore generale dell’Area Vasta 4, Licio Livini, non resti che programmare il servizio a Medicina, trasferendo il personale.

In piena pandemia, con una spasmodica ricerca di posti letto, tanto che si è appena riconvertito il reparto di cure intermedie di Sant’Elpidio a Mare per destinarlo a pazienti Covid post acuti e si firmano accordi con i privati, la città dei Sibillini è pronta a offrire una struttura moderna, funzionale e completamente arredata. Anche il contratto di comodato d’uso tra Comune e Asur è sul tavolo in attesa di una firma.

E allora, cosa sta frenando l’utilizzo del nuovo reparto realizzato da zero e già visionato più volte dai vertici Asur? Al momento manca la volontà politica, serve l’intervento del presidente Francesco Acquaroli per sbloccare una situazione che altrimenti rischia di diventare surreale, al limite dello spreco.

Aprire Medicina oggi non implica lo stop al recupero di spazi nel vecchio ospedale, se questa è la nuova linea del centrodestra. Anche se, da questo punto di vista, sarà importante capire la tempistica dell’azione che la nuova maggioranza regionale vuole avviare e con quali risorse.

La nuova Medicina è stata finanziata con 2,5milioni dalla Protezione Civile, che ha ritenuto necessario dare un presidio medico operativo ai Sibillini. A queste risorse vanno aggiunte quelle della Regione, via Asur, che ha provveduto anche ad arredare con letti e macchinari gli spazi, ampi e ben organizzati tanto che verranno ospitati anche numerosi ambulatori.

In attesa del nuovo ospedale, previsto per giugno 2022, la Regione deve solo firmare un contratto che permetterà poi a Livini di preparare il trasferimento de personale, dopo l’ennesimo sopralluogo e la sanificazione finale.

Se poi Ancona vuole investire anche un altro milione sul vecchio ospedale, ben venga. Più servizi si danno e meglio è, ma che non si ragioni su alternative, visto che Medicina è pronta, il recupero della Rsa è una bella idea che richiede però almeno un anno di lavori.

redazione@laprovinciadifermo.com

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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