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Il 2019 di Calcinaro: "Tanto di straordinario fatto". Idee chiare per il 2020

30 Dicembre 2019

di Raffaele Vitali

FERMO – Come riassumere il 2019? Con quattro parole: quartieri, scuole, cultura e futuro. Così il sindaco Paolo Calcinaro nella sua conferenza stampa di fine anno, iniziata in ritardo per chiudere l’ultima giunta del 2019 e definire il piano che darà nuova vita alla pista di atletica. Parla lui, al centro della sua giunta che per l’ultimo semestre sarà dominata da uomini, visto che poi dovrà adeguarsi alla legge sulla parità di genere (oggi solo Ingrid Luciani e la presidente Massucci in rosa).

C’è anche una notizia nel giorno del bilancio: “Abbiamo ricevuto comunicazione informale, ma abbiamo visto le carte dell’Anas, per la rotatoria di Marina Palmense: è stata messa a finanziamento per il prossimo anno. Un risultato importante ottenuto grazie anche alla collaborazione di Fermo. Si somma alla rotatoria di Molini Girola, che speriamo parta a gennaio, e San Tommaso, che va realizzata entro fine 2023, ma sono certo che la Regione darà precedenza a questa opera”.

QUARTIERI

Dopo aver vinto con slogan sulla piazza, dopo aver ridato vita a piazza del Popolo, ecco che cambia la visuale della Giunta Calcinaro. “Abbiamo migliorato la vivibilità in gran parte di essi, completando o avviando opere attese per anni”. Salvano, Tirassegno, Molini Girola, Lido di Fermo e Tre Archi, San Tommaso, Campiglione, Marina Palmense, Capodarco, San Marco, Caldarette, San Michele, Torre di Palme e san Girolamo: questo il lungo elenco del sindaco. “Li abbiamo migliorati con spazi per bambini e giovani oltre che con servizi. Fermo ha tante piccole città inserite spalmate su 127 chilometri quadrati” prosegue.

SCUOLE

“Abbiamo visto nascere il nuovo polo Fracassetti-Betti. Abbiamo ottenuto i fondi per l’adeguamento sismico di Salvano ed è partito il recupero della scuola di Villa Vitali dopo il completamento dell’ampiamento di Girola. Il tutto con milioni di euro di lavori”. Ma non solo: “Non dimentichiamo l’operazione Betti al ristorante Mario, iniziata e conclusa nel 2019. Non credo che in tanti abbiano raggiunto risultati così”. Tanto lavoro sulle palestre, dalla Cops, alla piscina comunale e ora la pista d’atletica.

CULTURA

“Tolgo lo scettro per un attimo a Trasatti. Una città che in un anno apre e recupera tre spazi espositivi: sala dei Ritratti, Torre di Palme e il Terminal. Uno straordinario che passa da ordinario per tutto quello che facciamo”. Ai contenitori si abbina poi il contenuto e la pianificazione degli eventi, “cominciando dal Jova Beach che ha impiegato ogni settore dimostrando anche la capacità organizzativa”. Evento che ha permesso anche il recupero di due lotti in funzione parcheggi.

FUTURO

“Non abbiamo l’assillo del nastro da tagliare. Per questo parlo di progettualità che disegnano un futuro di Fermo per anni e non per i prossimi mesi”. Ha pronto un elenco il sindaco: “Parto dal mercato coperto, con la prima tranche di lavori con i tre milioni e mezzo a disposizione”. Poi c’è il ponte, con i pilastri eretti: “Un lavoro atteso da decenni. Non più ‘sarebbe bello che’, ma nel giro di un anno sarà fruibile insieme con il percorso ciclopedonale a Marina Palmense”. Fondamentali i lavori sulle scogliere nel regno di Torresi con 2.6 milioni di lavori: “Non sapete quanto è difficile far partire un cantiere in questo paese, eppure noi ci siamo, dimostrando grande forza con progetti milionari”. In drittura di arrivo la partenza dei lavori del Fontevecchia: “Il primo padiglione verrà completato e lasceremo anche una traccia per il recupero del secondo cortile. Un altro lavoro che spesso scordiamo”. Il recupero della vecchia Betti e il nuovo plesso scolastico in fase di completamento. C’è anche dell’Urbanistica “con l’Apr 38 che ridisegna Lido di Fermo in modo lungimirante”.

Non entra nelle parole il tema dei tributi, ma è anche una delle voci che ha dato più notorietà a Fermo, grazie alle sue detassazioni che hanno colpito i media nazionali. E così i servizi sociali, con ingenti interventi a Monte Pacini, gli appartamenti per chi è in difficoltà e senza tagliare quanto garantito, grazie anche all’Ambito. C’è poi la parola ‘rifiuti’ con la soglia del 65% in avvicinamento “grazie alle isole informatizzate che ora sono studiate anche da numerosi comuni del pesarese, con tanto di sopralluoghi in città”.

I NODI IRRISOLTI

Uno è la Casina delle Rose: “Il coinvolgimento del privato è fondamentale. È in vendita, certo non in svendita. Parallelamente il progetto per il recupero della Betti prevede per il terzo step la possibilità di un finanziamento di un milione di euro sulla replicabilità. Richiederemo una nuova stima all’agenzia del demanio, visto che quella che abbiamo è ante sisma (la speranza è che scenda la valutazione, ndr)”. A bando andrà invece il recupero per la casa del custode, dove è previsto un ristorante.

Politica è la parola che manca nella relazione finale, ma c’è un motivo: “Non abbiamo cominciato a parlare del secondo mandato, delle elezioni. Abbiamo troppo da fare ora. E poi più che di politica, sarebbe meglio parlare di strategia. Fino a oggi pensiamo al da fare, basti dire che questa mattina abbiamo chiuso 14 delibere. Essendo civici, non avendo segreterie, il lavoro politico verrà quando abbiamo tempo. Ma per fine gennaio ci riuniremo, magari alla Casina delle Rose”.

L’Area Santa Lucia è quella che segnato il dicembre del sindaco: “È ossigeno per tanta politica cittadina dopo anni di silenzio. Il Comune non poteva investire, ma una programmazione controllata che consente l’inserimento di opere per il contesto scolastico fatta insieme a uno sviluppo di attività privata e controllata, non immagino il grande supermercato, ma un’attività che faccia del bene alla zona. Legando le due cose, possibilità del privato e opere compensative per la città, il futuro è roseo e a costo zero o quasi per la comunità fermana”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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