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I soldi del Governo tardano, le Marche fanno da sole. Bora: "Sbloccati 14 milioni per imprese e partite iva"

11 Aprile 2020

FERMO - Un fondo di emergenza di 14,2 milioni per le imprese e per i lavoratori autonomi, basato sugli incentivi al sistema del credito, che saranno disponibili da martedì 14 aprile presso i Confidi: 11,7 milioni per prestiti a tasso agevolato e 2,5 milioni per contributi a fondo perduto, per abbattere il costo degli interessi e delle garanzie per l’accesso ai finanziamenti. Ecco la mossa della Regione Marche, prima in Italia, a intervenire sul piano finanziario insieme alla Camera di Commercio guidata da Gino Sabatini e da chi del credito è stato un perno all'interno del Confidi, l'imprenditore fermano Andrea Santori.

ARTIGIANI SODDISFATTI

Alessandro Migliore e Paolo Silenzi

“Grazie alla Regione, tramite un accordo con il Confidi unico – spiegano Silenzi e Migliore, vertici della Cna Fermo - saranno molto presto disponibili risorse importanti per misure a sostegno della liquidità delle Pmi marchigiane, si tratta di credito agevolato nell’emergenza coronavirus e beneficio complementare a quello attuato dal Governo”.

I NUMERI DEL CREDITO

La legge regionale prevede un allargamento del credito: da 25 mila a 40 mila euro senza vincolo percentuale di fatturato per le imprese, estensibile a 50 mila euro per le imprese che realizzano nuovi acquisti materiali e immateriali per il rilancio e la diversificazione delle attività, e fino a 5 mila euro per i lavoratori autonomi. La durata prevista del prestito è di 72 mesi, con 24 mesi di preammortamento. “Senza liquidità non si potranno pagare stipendi, affitti, fornitori, si mettono in crisi famiglie e altre imprese: il decreto emanato non soddisfa l’urgenza di disporre della liquidità necessaria per far fronte alle spese correnti che devono essere onorate. Il rischio più che tangibile è quello che salti tutta la catena dei pagamenti” ribadiscono Silenzi e Migliore.

A COSA SERVONO I FONDI

Sulla somma di 14,2 milioni di euro convergono 4 milioni di euro della Regione, 4,3 milioni di Camera di Commercio e Province (da fondi preesistenti in chiusura) e 5,8 milioni di cofinanziamento dei Confidi. “Questi saranno destinati per 11,7 milioni all'erogazione di prestiti fino a 40 mila di euro a tasso di interesse agevolato non superiore all’1%, “significativamente più basso – spiega l’assessora alle Attività economiche Manuela Bora - di quello previsto dal Decreto Liquidità per prestiti fino a 25 mila euro (superiore all’1,2%) e di quello di mercato delle banche per prestiti di dimensioni superiori (tra il 2,5 e il 3,5%)”. Gli altri 2,5 milioni serviranno per abbattere il costo degli interessi e delle garanzie per l'accesso ai finanziamenti presso il sistema creditizio per crediti fino a 150 mila euro, un meccanismo che è in grado di attivare, in previsione, ulteriori prestiti per 30,6 milioni”.

Tutti compatti nelle Marche per gestire questo periodo di transizione, “in attesa – aggiunge Manuela Bora - che i provvedimenti del governo siano applicati dalle banche e queste mettano a disposizione la liquidità necessaria alle imprese”.

@raffaelevitali

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