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"I segreti del nostro successo". Civitanova Marche cresce, ecco perché

17 Febbraio 2020

L'assessora Maika Gabellieri tra nuovi alberghi, collaborazioni, negozi e quel ponte che 'non collega' davvero Porto Sant'Elpidio.

di Raffaele Vitali

Temuta, rispettata, determinata: tre parole che possono essere usate indistintamente sia per la città, Civitanova Marche, sia per la sua assessora, Maika Gabellieri. Stanno crescendo insieme e proseguiranno a lungo, ancora di più se il sindaco Ciarapica dovesse diventare il candidato della Lega alla regione Marche. Ma su questo la fidata componente di Giunta non si sbilancia: “Decideranno, di certo ha tutte le qualità per fare il presidente”.

Maika Gabellieri, Civitanova Marche si vuole riprendere il ruolo di leader del turismo?

“Siamo leader del turismo”.

Lo dicono i numeri o la percezione?
“La percezione è evidente, ma lo dicono i numeri e la città che è tornata piena, vivace e popolata. Di notte e di giorno, durante la settimana e non solo nel we”.

Quali gli step che ha compiuto per offrire un’offerta varia?
“Non solo turismo estivo. Grazie a tante sfaccettature. Penso a quella sportiva, molto dinamica. Tante società, con la Lube fuori all’occhiello. Ma penso al tiro con l’arco che porta atleti di ogni angolo d’Italia. Così come il karate. Abbiamo imparato a destagionalizzare”.

Ripresa commerciale in centro nonostante il cuore Adriatico?

“È bello e fiorente il centro commerciale, eppure la nostra città con il suo cuore vive. Con le sue particolarità attrare”.

Avete adottato delle politiche particolari per attirare investitori?
“Abbiamo facilitato gli imprenditori, una pratica per riaprire un’attività impiega mesi e non un anno. Per cui cerchiamo di agevolare chi crede in noi”.

E poi c’è il Food.

“È stata una scelta della città stessa. Una moda che poi ha portato a vivere zone caratteristiche, come il borgo marinaro. Un’area sconosciuta diventata abitata e ambita, piena di attività e ristorantini. Una realtà piena di eventi. Molti commercianti hanno capito che il prodotto da vendere da solo non basta più e si impegnano anche fuori dai negozi”.

Ma chiedono o fanno?
“Sono molto attivi. Noi cerchiamo di supportarli, ma molte iniziative nascono da loro. In estate un tempo viveva solo il lungomare, ora il centro è un riferimento. Loro sono propositivi e noi li abbracciamo”.

Cresciuti gli investimenti nel turismo?

“Quattro discoteche e i giovani che non se ne vanno più”.

Non danno problemi?
“Per ora abbiamo una bella gestione. Abbiamo organizzato un controllo massiccio che dà l’impressione, ed è così, a chi abita a Civitanova che non si possa sgarrare”.

Pulizia e sicurezza sono sempre un suo pallino?

”Siamo a ottimi livelli. Quando siamo arrivati c’era microcriminalità e un commercio abusivo difficile da controllare per la polizia locale. Abbiamo in questi anni creato una grande sinergia con prefettura e questore. Interventi al mercato per cominciare e poi agenti in strada. Sicurezza e controlli continui, la gente si sente meglio”.

Siete città leader, riuscite a guidare anche i piccoli comuni attorno a voi?

“Siamo un comune che trascina altri communi, che rinforza e dà visibilità a tutti. Noi Marche è l’associazione nata a Civitanova 15 anni fa e che ha preso sempre più piede (Porto Sant’Elpidio ha deciso di uscire, ndr). È sempre più legata alla promozione turistica ma dà visibilità anche a chi è stato colpito dal terremoto. Siamo capofila e trasciniamo chi possiamo”.
E ora il ponte ciclopedonale sul Chienti, lavorerete anche con Porto Sant’Elpidio?

“A dire il vero manca una collaborazione in questo momento tra le due amministrazioni. C’era in passato, oggi no. Mentre c’è tra Civitanova e i comuni interni, fino ad arrivare a Foligno e Trodica, passando per Macerata. E poi c’è Sarnano”.

Quindi, la mare-monti la state realizzando voi?

“Stiamo creando un circuito sul cicloturismo con Sarnano, Morrovalle e Montegranaro. Abbiamo creato percorsi cicloturistici mettendo in rete le strutture alberghiere che danno servizi, creato percorsi esperienziali individuando aree e attività uniche. Abbiamo saputo usare bandi regionali. Devo dire che sul turismo la regione ha dato ottimi input. Ricordo che insieme agli atri Comuni di Noi Marche abbiamo creato la base del bike tourism che la Regione ha adottato”.

La sfida ora è fare più numeri di San Benedetto?

“Turismi diversi, ambienti diversi. Ma ci riusciremo”.

Ammira qualcuno dei comuni turistici vicini?

“In realtà ci guardano in tanti, credo che ormai siamo una delle città più importanti delle Marche”.

La crisi del calzaturiero vi ha colpito o l’avete compensata col turismo?
“Abbiamo vissuto un momento transitorio di grande crisi, ma dove l’azienda calzaturiera ha saputo reinventarsi. La nostra zona industriale ha scoperto il potenziale turistico e si sta attrezzando per migliorare l’offerta e pian piano stiamo risollevando anche l’industria grazie a imprenditori che ci provano”.

Avete pochi alberghi, novità in arrivo?
“Ci sono proposte. Anche noi abbiamo molti B&B. Siamo aperti, abbiamo zone a disposizione per chi vuole investire”.

@raffaelevitali

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