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I piccoli Comuni cambiano tattica: ascolto e confronto per contare. Rotoni: "Problemi ed elezioni vanno affrontati insieme"

16 Gennaio 2021

di Raffaele Vitali

SERVIGLIANO – Sono piccoli, ma sono anche tanti. La provincia di Fermo ha una caratteristica, la stragrande maggioranza dei comuni ha meno di 5mila abitanti.

Una peculiarità che diventa un problema a livello di rappresentanza, perché raramente si riesce a eleggere qualcuno ‘di noi’ nei posti che contano. Per questo, il sindaco di Servigliano, Marco Rotoni, ha pensato di cambiare approccio alla realtà e ha convocato i colleghi per un incontro nel teatro cittadino. “In realtà non è il primo” precisa.

Rotoni, si avvicinano le elezioni provinciali. Provate a organizzarvi?

“Siamo chiari. È stata un’occasione per parlare con i colleghi su tematiche di consapevolezza collegiale. Non è il primo, questo era più allargato (una ventina i primi cittadini presenti, ndr). È nato in maniera spontanea”.

Rotoni, lei non fa nomi, in vista del voto di marzo, ma si è parlato delle provinciali?

“No, principalmente di tematiche che sono di interesse di tutti, a cominciare dai rifiuti. Bisogna capire innanzitutto come approcciare le questioni in modo da non trovarci sempre di fronte al fatto solo il giorno prima di una conferenza, di un’assemblea. Se riusciamo a confrontarci in anticipo, poi anche verso i grandi avremo più peso, perché parleremo in modo consapevole”.

Cosa vi ha dato lo stimolo?

“Un esempio, quanto accaduto con l’Ata rifiuti, con lettere che arrivano a sorpresa il 24 dicembre. È stata una spia su tematiche importanti, dobbiamo capire che bisogna collaborare. I più grandi sono strutturati, si confrontano spesso. E noi?”.

Ritiene che oggi la Provincia non tuteli abbastanza i piccoli?

“Non dico questo, anzi. Ma troppo spesso i sindaci nominiamo i rappresentanti e poi dimenticano il ruolo, ricordandosene solo quando occorre. Questo approccio non è ottimale, dobbiamo migliorare. Noi siamo consapevoli che non si può votare una persona e lasciarla lì senza dare il giusto sostegno e condivisione”.

Cosa vorrebbe dai suoi colleghi?

“Cosa vorrei da noi tutti, me incluso. Intanto riflettiamo. Siamo in grado di dare un contributo? Non possiamo vivere un complesso di inferiorità. Ci sono colleghi capaci tra i tanti piccoli comuni, facciamo rete. Non possiamo confrontarci solo in periodo elettorale. Se capiamo i meccanismi, poi sappiamo come agire. perché in Provincia ci sono grandi competenze e così tra i primi cittadini che sanno dialogare a prescindere dalla latitudine e dalla demografia che li caratterizza”.

Farete squadra?

“Bisogna decidere cosa vogliamo fare per raggiungere servizi ottimali. Noi per primi dobbiamo fare qualcosa in più, partendo dall’ascolto reciproco”.

Riuscirete a parlare con una voce sola alle prossime elezioni?

“Intanto facciamo i compiti a casa, poi approcceremo i ‘grandi’. Serve una Provincia al plurale con amministratori più consapevoli che non delegano le responsabilità”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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