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I numeri del Bilancio accendono il Consiglio. Vallasciani: "Dup irreale". Calcinaro: "Visioni politiche diverse"

19 Febbraio 2021

FERMO – In Consiglio, il primo con la diretta streaming, è arrivato il Dup, documento unico di programmazione, ovvero la carta che unisce progettualità e finanza del Comune. “Il Dup – secondo Sandro Vallasciani, capogruppo Pd – deve rispondere a un principio: l’attendibilità degli obiettivi”. Principio che il consigliere di minoranza non trova invece in quanto redatto dall’amministrazione Calcinaro, “pur capendo il clima complesso di questo periodo”.

“La prima ragione è nell’incertezza data dall’assenza di un dato numerico relativo alle effettive distribuzioni ai Comuni del Fondo di Solidarietà comunale; la seconda è sempre legata all’assenza di riferimenti chiari in merito all’andamento finanziario delle società partecipate, visto che è scritto ‘non sono stati previsti utili da partecipate, non sussistendo al momento informazioni in merito a tale posta’. In realtà i numeri si sanno, visto che il bilancio dell’ente nel 2016 ha giovato di ben 1milione e mezzo di euro proveniente dagli utili, somma ridotta a 300.000 euro nel 2020 e a zero nel 2021”.

Per il sindaco Paolo Calcinaro, però, il Dup è la fotografia dello Stato attuale. “La Solgas non porta utili, ora, perché il consiglio delibererà il prossimo mese. E quindi inseriremo i dati in variazione, sapendo che porterà almeno 250mila euro, più di quanto incassava prima della vendita del 49% delle quote. Sull’Asite, c’erano utili, ma anche tonnellate di rifiuti da fuori: oggi siamo in equilibrio”.

Entrando ancora di più nel dettaglio economico, Vallasciani parla delle entrate correnti: “L’anno 2021, registra un calo significativo di circa 200mila euro che si somma ad altri 200mila di entrate extra tributarie per arrivare a una riduzione di 5milioni di euro da contributi e trasferimenti”. Anche su questo, Calcinaro chiarisce: “Il Covid ha modificato le riscossioni”.

A fronte di questo, Vallasciani è preoccupato dal fatto che si accendono nuovi mutui per 3.764.678, il doppio della spesa contratta nell’anno prima. “Insomma – prosegue – registriamo un calo di 9,5 milioni di euro che fa segnare la fine dei conferimenti straordinari dello Stato a fronte dell’emergenza sanitaria affrontata nell’anno 2020, ragione per la quale si resta in attesa di capire se per il 2021 l’ente potrà contare ancora su ulteriori risorse straordinarie messe a disposizione dal governo”. Calcinaro, anche qui, ribatte: “So che arriveranno nuove risorse, un anno fa oltre due milioni. Li inseriremo a consuntivo, quindi più avanti. A metà febbraio mancano alcune partite di giro dalla Regione”.

Ci sono poi spese che per il consigliere Dem non hanno riscontro a livello di effetto: “Visti i conti, si poteva rinviare al 2022 la riqualificazione di impianti sportivi coperta con un mutuo da 950mila euro, considerando che già abbiamo 700mila euro di spese per la manutenzione”. Su questo punto, il sindaco è duro: “Qui viene fuori la differenza politica, noi investiamo in aree sportive, giochi ed eventi. Tra l’altro la somma è 150mila e non 950mila. Ma lamentarsi per le spese di manutenzione è assurdo, lo sport è un investimento. Da assessore ho sofferto questa situazione, quando fui obbligato ad alzare le tariffe nel 2013, visto che lo sport per la parte politica precedente (il Pd, ndr) era un drenare risorse”. Accusa che Vallasciani respinge: "Nessuna valutazione sullo sport, solo una valutazione sul momento della spesa, visti i conti attuali"

Lontano dal reale definisce Vallasciani il piano opere pubbliche: “Su 50 milioni previsti, 21 devono essere spesi nel 2021. Sarebbe giunto il tempo di fare piani di investimento coerenti con le risorse effettivamente disponibili. Anche perché il finanziamento nel triennio di opere fondamentali con i presunti proventi delle alienazioni è pura fantasia, in quanto è ben nota la crisi del mercato immobiliari e la scarsa propensione del mercato ad acquistare i beni comunali messi in vendita”.

Nel piano alienazioni è stata messa in vendita la casina del custode, mentre è uscita la Casina delle Rose: “Sono contrario alla realizzazione di uno studentato presso l’ex Casina delle Rose, che vede un mutuo da contrarre per 2 milioni di euro, perché riteniamo che l’edificio debba mantenere la sua vocazione ricettiva e che quindi a fronte dell’investimento previsto per la sua ristrutturazione si preveda invece poi concedere in gestione ad organizzazioni alberghiere la struttura rifunzionalizzata con recupero delle somme spese per tramite di un canone di locazione o gestione”.

redazione@laprovinciadifermo.com

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