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I big per Ricci e Acquaroli. Renzi: priorità agli stipendi. Salvini: alta velocità, cantieri nel 2027. Bignami: la sinistra fa solo cinema

1 Settembre 2025

FERMO - Un giorno romano per le Marche. I senatori Salvini e Matteo Renzi a pochi chilometri uno dall’altro per sostenere i due candidati alla presidenza della regione Marche. Renzi per Matteo Ricci, Salvini per Francesco Acquaroli. Narrazioni opposte, come sempre, tra leader e sottoposti.

Il Renzi pensiero

“Dopo tre anni di governo e cinque in Regione di Acquaroli Meloni si sveglia all'improvviso in campagna elettorale e scopre che le cose non vanno. Chi vuole prendere in giro? Dice che non la fanno lavorare, ma lavorasse invece di parlare di Zes e di tutte le altre buffonate elettorali” ha sottolineato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, commentando la questione Zes.

“Sulle imprese Meloni e Urso hanno bloccato i soldi della transizione 5.0 e ci sono 6 miliardi fermi, Trump mette i dazi e le aziende delle Marche pagano il conto di queste scelte della destra” ha aggiunto Renzi. Che con Italia Viva per Ricci rappresenta la voce del mondo imprenditoriale dentro una coalizione in cui il centro è sottorappresentato.

Economia è anche lotta alla povertà: “Bisogna aiutare chi è in difficoltà, ma la priorità sono gli stipendi con il carrello della spesa che aumenta del 3,4%. Da presidente del Consiglio ho firmato la legge per il reddito di inclusione, la prima misura storica contro la povertà in questo Paese da 2,7 miliardi. Poi il reddito di cittadinanza è stato scritto male da Di Maio e Salvini”.

L’ultimo passaggio è per lo stesso Ricci: “Hanno cercato di fermarlo con la vicenda giudiziaria. - ha detto Renzi - Conosco Matteo da una vita e scommetto che sarà un ottimo presidente di Regione così come è stato un ottimo sindaco”.

Il candidato  Dem incassa e rilancia: “Non è possibile che una società come la Svem, che fa certificazione di fondi europei, spenda milioni tra consulenze legali e spese di comunicazione. E non è possibile che un carrozzone come Atim sia ancora in piedi senza aver portato mezzo turista: lo chiuderemo mentre dalla Svem prenderemo le risorse per le imprese, che supporteremo a cominciare dall’innovazione”

Salvini dixit

Il leader della Lega, affidato dalla segretaria marchigiana Giorgia Latini, dal fedelissimo Mauro Lucentini e dall’onorevole Carloni, responsabile elettorale, ha parlato di quanto fatto nelle Marche, ma anche di politica nell’incontro di presentazione dei candidati a supporto di Acquaroli.

“Mi accontento che la Lega sia il secondo partito nelle Marche ma in doppia cifra. Noi portiamo cinque anni di buon governo, agli altri lasciamo cattiveria, rabbia, menzogna e cattiveria, non facciamo a cambio. Non facciamo campagna dicendo non votate Ricci perché ci sono inchieste, siamo diversi dalla sinistra”. Di una cosa è consapevole il ministro: “Non basta aver lavorato bene per vincere, il voto è anche di cuore e passione: giusto andare a ricordare ospedali chiusi da altri, strade promesse e rimesse in campo da noi ma il voto lo prendi se scaldi il cuore. Il problema dei candidati non è fregarsi le preferenze ma parlare alla metà delle Marche che il giorno delle elezioni andrà a fare una passeggiata”.

Passaggio finale sulle infrastrutture e i famosi due miliardi tolti a Pesaro. “Aprire i cantieri dell'alta velocità coi primi bandi nel 2027 significa rendere ancora più competitiva la Regione Marche. Poi penso anche agli studenti, ai pendolari, agli insegnanti, ai medici: insomma muoversi perdendo meno tempo significa lavorare di più. Spiace che invece sulle grandi opere non solo nelle Marche ma in Sicilia piuttosto che in Piemonte la sinistra sia contraria”.

La difesa di Fratelli d’Italia

“Giorno dopo giorno è ormai evidente che nelle Marche che c'è chi come Acquaroli e il centrodestra si presenta agli elettori con i dati, con i risultati di un grande lavoro portato avanti in questi anni e chi invece, come Ricci e la sinistra, diffonde falsità, fa promesse e lancia slogan irrealistici. Siamo davanti a un cinema da parte di questa sinistra che sa soltanto andare avanti con spot” tuona il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.

“Nelle Marche c'è un centrodestra - aggiunge - che può rivendicare una buona amministrazione e i risultati conseguiti in questi anni. A partire dalla sanità dove sono aumentate le prestazioni sanitarie a fronte di una maggiore domanda sanitaria. Altro che le falsità di Ricci, siamo fieri di una sanità che finalmente funziona nelle Marche e questo grazie alla giunta Acquaroli che lo ha fatto senza aumentare le tasse ai cittadini. Siamo sicuri che i marchigiani sapranno distinguere chi ha lavorato concretamente in questi anni e si candida adesso per completare il lavoro fatto”.

Sul passaggio di Matteo Renzi è dell’onorevole Raffaele Speranzon: “Non contento dei disastri prodotti è tornato nelle Marche. Della serie: rieccolo sul luogo del delitto, perché non c’è nessuno che più di Renzi abbia danneggiato le Marche e i marchigiani con le sue scellerate decisioni. Tre anni di governo che sono stati una maledizione tra definanziamento alla Sanità, operazione Indesit-Whirpool che si è rivelata un fallimento totale e poi la vicenda di Banca Marche. Però c’è una cosa positiva di questa visita di Renzi e cioè che abbiamo capito quale sia l’idea che Ricci ha delle Marche: la stessa di Renzi e di chi come lui non ha fatto altro che danneggiare la Regione e i marchigiani”.

La chiosa è di Elisabetta Gardini: “Lascia perplessi, ma anche un po' divertiti, la solita sinistra in difficoltà che prova invano a sminuire il lavoro eccellente del presidente della Regione Marche Acquaroli. Tra le calunnie più comuni sventolate in questi giorni dalla cricca del candidato di sinistra Ricci, ci sono quelle riguardanti la Sanità: se c'è un settore di cui le Marche negli ultimi anni possono andare orgogliose è proprio quello sanitario. Come ricorda Acquaroli, infatti, nel 2024, si è registrato il 10% in più tra prestazioni ambulatoriali e diagnostiche rispetto al 2019, anno pre-pandemia, considerato come ultimo parametro affidabile. E va ricordato come nel frattempo la domanda sanitaria nelle Marche fosse salita del 36% rispetto al 30% della media nazionale”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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