PORTO SAN GIORGIO – Fango lungo la strada, fango sulle auto, fango che copre gli scooter, fango che viene risucchiato dalle pompe dai garage di una palazzina di via Medi. Una decina di famiglie coinvolte, dodici mezzi danneggiati e soprattutto frigoriferi, lavatrici e tanti altri elettrodomestici pieni di terra e quindi pronti per diventare rifiuti speciali.
“Una amara sorpresa, non era mai successo in quella zona. Le case sono lì da 20 anni” sottolinea il sindaco Valerio Vesprini, che abita poco distante. Una serie di circostanze sfavorevoli si sono incanalate: “La pioggia torrenziale di domenica, circoscritta in una zona, a sud della città; la lavorazione del terreno, siamo in un periodo di transizione; decenni di mancata manutenzione alle caditoie, che abbiamo trovato sommerse con trenta centimetri di terra, una situazione che non era mai stata sollevata prima” prosegue Vesprini.
Per capire le ragioni, ora è in corso una indagine approfondita affidata a protezione civile, geologi, municipale e ufficio tecnico. “Dobbiamo capire le ragioni e riflettere sull’incuria. Anche se, bisogna essere onesti, la velocità con cui la terra è arrivata dalla collina avrebbe reso tutto inefficace”.
Vesprini ormai da due giorni segue la vicenda, con la pioggia che continua a scendere e non aiuta: “Ho chiesto lo stato di emergenza alla regione, perché anche se è stato un fenomeno circoscritto in un’area, ha avuto effetti devastanti”.
La forza della natura ha impattato anche sulla Valdete, con alcune fabbriche che si sono ritrovate a loro volta coperte di fango. “L’anomalia è che il maltempo non ha toccato le zone canoniche, come Via Michelangelo, contrada Santa Vittoria lato polisportiva e la strada fermana. Per foortuuna aggiuungo, ma questo fa comprendere che la forza della pioggia si è concentrata in uno spazio davvero circoscritto” conclude il sindaco.