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Highlander Cesetti: resta consigliere. "Cosa sarebbe successo al Pd senza di me? Una vergogna la gestione di Italia Viva"

22 Settembre 2020

FERMO – Il Pd ha perso, Fabrizio Cesetti ha vinto personalmente, ma non c’è sorriso: “Purtroppo la sentenza del popolo sovrano ha decretato che avevo ragione io” sottolinea riferendosi al fatto che lui non avrebbe mai sostituito Luca Ceriscioli con Maurizio Mangialardi (LEGGI https://www.laprovinciadifermo.com/cesetti-ribalta-il-tavolo-ceriscioli-candidato-mangialardi-assessore-chi-ha-detto-no-oggi-sia-onesto-e-richiami-il-presidente/ ).

“I consiglieri uscenti hanno rivinto dappertutto, un segnale chiaro. Sono soddisfatto nella situazione data di quello che ho potuto raccogliere. Mai fatta una campagna elettorale così intensa. Considerando che abbiamo preso il 10% in meno come coalizione, non posso che dire grazie agli elettori”.

Purtroppo per lui il Fermano è la provincia dove il Pd ha retto meno: “Abbiamo pagato l’accordo tra il centrodestra e il civico Calcinaro a Fermo. E la vergogna inaudita che esponenti del centrosinistra come Italia Viva possano fare questo accordo indegno con la destra estrema a Fermo. Una vergogna aver acconsentito che Italia viva corresse con noi alle regionali e alle comunali facesse l’accordo con Calcinaro e l’estrema destra. E oggi lo paghiamo. Considerando che Italia viva ha dimostrato tutta la sua inconsistenza a livello regionale, gli abbiamo consentito di sopravvivere, facendo anche candidare il sindaco di Sant’Elpidio a Mare che ha solo tolto voti al Pd. Gestione politica inaccettabile. In questo quadro ho combattuto e quindi posso essere soddisfatto”.

Poi, per l’assessore al Bilancio uscente, la domanda retorica più attesa: “Ma cosa sarebbe successo se non ci fossi stato io? I voti parlano. E la campagna elettorale l’ho condotta da solo, basta vedere a Porto Sant’Elpidio dove il partito mi ha sbarrato la strada, non mi hanno neppure fatto fare una iniziativa. E così a Fermo. A Sant’Elpidio? Neanche a parlarne.

E così a Monte Urano, dove non ho attaccato i manifesti per non dare fastidio a Giacinti, come era giusto. Quindi ho vinto senza le grandi città, giocando fuori da un pezzo di provincia con 90mila votanti. Sul resto, invece, sono stato il più votato da Massa Fermana a Montegiorgio passando per i piccoli comuni e Montegranaro, ho adottato la tecnica della guerriglia come nel 1992”.

Ora è pronto all’opposizione. “Sono pronto e loro dovranno dirmi grazie. Gli lascio un bilancio che è un gioiello, due ospedali finanziati nel Fermano, il nuovo Salesi e i finanziamenti per le aree di crisi complessa e un inizio di infrastrutture per 43 milioni. Se penso a questo, sono stupito. Ma il popolo ha deciso e darò lo stesso”.

Raffaele Vitali

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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