FERMO/MONTEGIORGIO – La pandemia ha avuto come primo riflesso una riduzione dei classici reati, come i furti. ovviamente, tra coprifuoco e minori spostamenti, continui pattugliamenti delle forze dell’ordine, i margini per colpire per i criminali si sono ridotti. Ma questo porta anche a ingegnarsi.
E infatti crescono le truffe online, spesso legate ad acquisti con l’obiettivo di risparmiare il più possibile. una volta truffati, in molti però scelgono di non denunciare, umiliati dall’esito di una trattativa che sembrava vincente. E invece, è fondamentale. Perché poi Polizia e carabinieri intervengono e risolvono le questioni.
A livello online, sono tre i casi risolti in una settimana dalla Polizia di Stato. Il primo ha riguardato l’acquisto di un drone per meno della metà del prezzo normale di vendita. Il venditore, apparentemente serio, chiude l’affare per 700 euro. versamento, attesa e truffa in pochi giorni. L’uomo aveva anche cambiato numero di telefono e indirizzo di posta elettronica. Ma la Polizia, seguendo i dati in possesso, ha raggiunto il 60enne campano autore della truffa, solo che il conto corrente era già stato svuotato.
Secondo caso, un aspirapolvere senza fili comprato a 150 euro in meno del prezzo di listino. Anche qui, ordine, pagamento e attesa. Ma dopo un mese, il sospetto che ha portato l’acquirente in questura. I poliziotti hanno scoperto due lombardi dediti a truffe di questo tipo in ogni angolo d’Italia. Infine, la classica consolle per videogioco comprata da una madre per il figlio. Anche in questo caso una campana dietro la truffa che ha tenuto per tre mesi la donna in attesa, prima di scomparire.
“Il consiglio che possiamo dare – sottolineano gli agenti della questura di Fermo – è di effettuare più accertamenti possibili, soprattutto se il prezzo di vendita è particolarmente allettante; verifica dei feedback nei siti specializzati in vendite on line, ricerca e verifica sul web ed attraverso i social media di truffe analoghe subìte da altri acquirenti sono i minimi accorgimenti da adottare per non incappare nell’imbroglio”.
Ci sono poi ancora le truffe fisiche, come quella che ha colpito una anziana signora di Montegiorgio. Dopo i finti tecnici del gas o del telefono ecco il finto operatore sanitario che riesce a intrufolarsi in casa con il pretesto di verificare le condizioni di salute del paziente sottoposto a vaccinazione Covid. È quanto accaduto, nel pomeriggio di ieri, a una anziana che ha lasciato entrare all’interno dell’abitazione una giovane donna che aveva adottato questo pretesto. Solo che mentre la dona ‘visitava’ la signora, una complice ripuliva la casa, rubando denaro cotante e gioielli. “Non fate entrare persone non identificabili e anzi, se avete un sospetto verso chi suona alla vostra porta, chiamate il 112” concludono i militari.
