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Giunta regionale, Pesaro e Ancona provano a tagliare fuori Fermo. Gli imprenditori chiamano Salvini

23 Settembre 2020

FERMO – Servirà un lavoro territoriale, di tutte le forze politiche, ma in particolar modo del centrodestra, per evitare che la provincia di Fermo resti senza rappresentanza nella giunta che sta definendo Francesco Acquaroli.

Quando si parla di posti, c’è sempre qualcuno che prova a fare lo svelto e a prendersi la seggiola che non gli spetta. Poi, usando i canali giusti, crea il caos e da esperto del sistema ne trae vantaggio. Sta accadendo questo, ma ad Ancona forse non hanno capito bene come funziona la piccola provincia.

Durante il Micam, un nutrito gruppo di imprenditori, di quelli pesanti del distretto calzaturiero colpito dalla più grande crisi degli ultimi vent’anni, ha preso da parte Matteo Salvini e gli ha chiarito esattamente quello che serve. Chiaro che da Milano sia partito il pressing per far sì che il posto da assessore tocchi a Mauro Lucentini, quota Lega, ma l’importante è un posto.

Acquaroli è stato chiaro: ogni territorio sarà rappresentato. Per cui, inutile che da Ancona si provi a minare il piano in modo da aprire uno spazio per Carlo Ciccioli, il grande sponsor di Saturnino Di Ruscio, che è stato eletto consigliere ma che sarebbe chiuso in Giunta se Fratelli d’Italia, oltre al presidente, dovesse esprimere solo un assessore. Il posto, infatti, spetterebbe a Guido Castelli, il più votato e il più ammirato in casa centrodestra.

In questo momento gli assessori certi sono i leghisti Carloni (in pole per la vicepresidenza) e Saltamartini (sanità), espressione di Pesaro e Macerata, e l’ascolano Castelli (più Attività produttive che Bilancio). Restano quindi tre posti per due province. E almeno uno dei tre posti va coperto da una donna. Da qui il ruolo di Jessica Marcozzi, che qualcuno vorrebbe presidente dell’assemblea legislativa, come se questo accontentasse il Fermano. Che è terra laboriosa, ma non di scarsa intelligenza.

Il vantaggio della Marcozzi però si scontra con la necessità di Acquaroli di ripescare l’ex sindaco di Fano Aguzzi, forzista plurivotato del pesarese rimasto con il cerino in mano fuori dal Consiglio regionale. Ma prima di pescare all’esterno, bisogna accontentare chi ce l’ha fatta. Incluso l’Udc, che sarà piccolo, ma ha contribuito eccome e ha a disposizione il consigliere Latini, che ha raccolto più preferenze di Ciccioli ad Ancona.

Le trattative vanno avanti, ma mai come questa volta la provincia deve compattarsi per avere quanto meritato, considerando anche la grande prova dei due principali partiti che hanno relegato il Partito Democratico, primo invece in altre province, al terzo posto.

Raffaele Vitali

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