
PORTO SANT’ELPIDIO – Seconda edizione del Premio Marcucci, che cade a 100 anni dalla nascita di Carlo Marcucci, musicista e maestro di Porto Sant’Elpidio. Immancabile la Fondazione Carifermo, visto che si parla di giovani, tra i 7 e i 21 anni, che si mettono in gioco.
Cadetti, Juniores e Senior sono le tre categorie che saranno giudicate dagli ex allievi del maestro. “Premieremo il talento, che la giuria coglierà a livello di espressività e capacità interpretativa. I primi di ogni categoria riceveranno una borsa di studio per migliorare e crescere” racconta Annalisa Marcucci, figlia del compianto musicista. Per tutti i partecipanti un attestato di partecipazione
Partner è anche la MusiCarlo, guidata da Lucio Santarelli, che ha l’obiettivo di promuovere la cultura musicale: “Siamo cresciuti in una casa in cui la musica era il filo conduttore. Un disco che girava, il nonno con la tromba o seduto a comporre. E soprattutto contaminava qualunque cosa con la musica”.
Sono 15 gli alunni in gara, provenienti da diverse scuole. “Le scuole di musica hanno selezionato gli allievi che si presentano con un loro brano che verrà valutato”. Per il comune di Porto Sant’Elpidio, che mette a diposizione il teatro delle Api, è un onore. “Questa è una serata di musica, a contatto con i talenti del territorio e ricca di ricordi. Per molti Carlo Marcucci è stato un riferimento, il Comune deve dare attenzione a questo tipo di iniziative che danno stimoli positivi ai nostri giovani” riprende il sindaco Massimiliano Ciarpella.
Linea di pensiero condivisa da Elisa Torresi, assessora alla Cultura: “Noi celebriamo con la storia il futuro della musica. Con i premi Rosettani, Valentini, Quini abbiamo creato una connessione tra chi ci ha fatto crescere, dando a chi non li ha vissuti la possibilità di conoscere dei personaggi”.

Riccardo Foresi, star in mezza Europa, è il super ospite con la That’s Amore Orchestra, ingresso libero con la presentazione affidata a Paolo Paoletti e Wais Ripa. “La figura di Carlo chiama musica, e ce ne sarà tanta, i giovani, era il riferimento delle band negli anni ‘70 della città che non aveva come Fermo un conservatorio, e affetto, che con i nipoti rivivremo tra foto e parole. Era davvero un mix di tecnica ed empatia” spiega Wais Ripa.
L’associazione Quartiere Centro allestirà l’angolo dei ricordi, poi il Club della Musica porterà altre note fino a quando lo spettacolo terminerà con una jam session dedicata a Santa Cecilia, che cade proprio il 22 di novembre
L’assessore Enzo Farina Carlo Marcucci lo conosceva: “È stato un punto di riferimento reale. La musica in quel periodo non era così di moda, lui faceva di tutto per avvicinarli. L’ho conosciuto quando ero alunno alle medie, quanto si prodigava per avvicinarci alle note. La mia classe del 1959 è rimasta sempre legata”.
Il vicesindaco Andrea Balestrieri ricorda la prima edizione con la moglie di Carlo Marcucci, una delle coppie simbolo della città, che con i suoi ricordi ci ha illuminato. La chiosa è di Riccardo Santarelli: “Mio nonno voleva elevare tutto con la musica e ha sempre cercato di trovare il canale giusto per creare la sintonia, che per lui era tra i suoi musicisti. Oggi io con impegno cerco di trovarla tra i miei alunni, seguendo un esempio che è più vicino di quanto si pensi”.
Ingresso libero, sabato 22 novembre con inizio alle 2115 al Teatro delle Api.
