SERVIGLIANO – Non poteva che vincere Daniele Scarponi. “Siamo venuti per vincere. Abbiamo scelto Daniele, ma il nostro pensiero va a Massimo Gubbini” commenta a fine giostra dell’anello il console Giancarlo Ferretti, che è anche il recordman della rievocazione.
Chiamato a sostituire il campione in carica, Scarponi non ha tremato e ha portato a casa tre tornate perfette, approfittando cosi delle piccole sbavatura del grande rivale, Luca Innocenzi. Che ci ha creduto, soprattutto dopo la grande rimonta della seconda tornata che l’aveva riavvicinato ma Scarponi è stato impeccabile, nel tempo e nella precisione: ha chiuso infatti con nove anelli centrati e una sola penalità, girando sempre tra 59 secondi e un minuto.
Una giostra segnata, purtroppo, dal ritiro di Nicholas Lionetti. Il cavaliere di Porta Navarra, caduto poche settimane fa durante la quintana di Ascoli Piceno, si è presentato in pista. Ma dopo una tornata segnata da due anelli mancati, nonostante avesse il cavallo più esperto e forte, ha annunciato il ritiro tra la delusione di contradaioli e pubblico.
Un altro cavaliere si è ‘escluso’ da solo, Lorenzo Melosso di Porta Marina che al termine della seconda tornata, mentre si trovava in terza posizione, ha fatto cadere a terra due anelli dalla lancia anziché consegnarli come da regolamento dopo averli centrati.
Ci ha provato il giovane serviglianese Marco Cavalieri a tenere viva la sfida. Ma anche li ha pagato l’imprecisione al moro, mancando due anelli su nove. Chiude terzo e resta l’obiettivo richiesto dal suo rione, San Marco, che è quello di prendere tutti gli anelli almeno al prossimo palio.
L’ultimo lungo minuto è così diventato una sfida a due. Prima Innocenzi in pista, con un’ottima prestazione. Poi nel silenzio dell’otto di Servigliano è toccato al nero vede di Paese Vecchio. Scarponi ha capito di avere vinto quando ha iniziato a percorrere l’ultima curva e il boato dei suoi tifosi è diventato assordante. Ha dovuto solo aspettare una manciata di secondi che Maurizio Marinozzi urlasse il suo ‘tempo’ e poi decretasse il punteggio finale: 1949 punti, contro i 1923 di Innocenzi portacolori di Porta Santo Spirito.
“Noi lavoriamo ogni giorno per far crescere la nostra quintana, per attrarre turisti, per portare fuori da Servigliano la nostra passione. E lo facciamo grazie a chi vive i rioni e dedica il suo tempo” le parole del sindaco Marco Rotoni. Che ha accolto tanti politici a cominciare dal senatore Guido Castelli: “Non potevo mancare, qui c’è tradizione, c’è storia, c’è la nostra terra”.
E poi il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, reduce da una grande Cavalcata dell’Assunta, e il presidente della Provincia, Michele Ortenzi. Si chiude così con il corteo verso la piazza e la festa di Porta Navarra, che racchiude la zona di Curetta, il 55esimo Torneo Cavalleresco di Castel Clementino. Gioia, applausi, ma anche tanta amarezza per un ritiro che si poteva evitare e qualche errore di troppo che hanno reso zoppa la finale.
r.vit.
