FERMO – Occhi all’insù, piedi sulla sabbia e niente mare per qualche ora: tutto questo per le Frecce Tricolori che il 21 e 22 giugno voleranno sopra il lungomare tra Fermo e Porto San Giorgio.
“Un evento nazionale che porta grande visibilità. Lo abbiamo presentato alla Bit come uno dei momenti clou dell’estate della costa fermana. È la prima volta che si organizza un evento a metà, coinvolgendo Porto San Giorgio e Lido di Fermo. Un evento che ha anche un impatto sui balneari, sui cittadini” introduce il sindaco sangiorgese Valerio Vesprini.
Il mare sarà interdetto per 4km. “Una grande organizzazione che ci vede coinvolti con Guardia Costiera e Finanza in mare. Dobbiamo dare ai chi vola indicazioni chiare, visibili dall’aria e per questo viene creata una display line, il che significa posizionare gruppi boe in maniera molto precisa. E questo lo affidiamo a Basilio Ciaffaroni, che da 15 anni ci supporta con grande professionalità. Per chi vola è fondamentale” aggiunge subito il colonnello Paolo Pari, 40 anni di Aeronautica alle spalle.
Se davanti ci sono i volti dei sindaci delle due città, dietro c’è il grande lavoro degli assessori di Fermo (Cerretani, Ciarrocchi, Torresi e Lanzidei) e dell’assessore al Turismo sangiorgese Marcattili. Elemento propulsivo, oltre al sostegno di grandi sponsor privati, è arrivato dai fondi dell’Iti Urbano 2, fondi Soft Blu, che mira a favorire eventi strategici per il rilancio dell’area.
Paolo Calcinaro è davvero sodisfatto e scherza coni colonnelli: “Nel 2015, primo anno da sindaco, ho iniziato con le frecce tricolori. E ora tornate per la mia ultima estate da primo cittadino. Un regalo che mi fa la pattuglia acrobatica. Seriamente è davvero la prova di come la nostra costa oggi sia dialogante”.
Dopo il Jova Beach, per Lido è una nuova prova. “Il cuore dell’evento sarà proprio nel tratto di spiaggia a pochi passi dal grattacielo”. Anima dell’iniziativa, sul territorio, è Luigi Marangoni, presidente aeroclub Picenum: “Un evento davvero impregnativo. Non ho dubbi che possiamo fare anche altro insieme. Le due città hanno tanti servizi già condivisi, la collaborazione è un percorso che vale la pena affrontare”. L’attesa di Marangoni è di un grande pubblico: “i comuni hanno preparato i parcheggi, ogni dettaglio si troverà sul sito dell’Aeroclub Picenum. È prevista una navetta da Porto San Giorgio”.
IL PROGRAMMA
Sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30. Il giorno delle prove non si lanciano i paracadutisti del Tuscania e le frecce tricolori useranno i fumi bianchi e non il tricolore. “Domenica si parte alle 1530 coni primi sorvoli dell’aeroclub Picenum con tre ultra leggeri” spiega Pari. A seguire l’elicottero dell’aeronautica con un passaggio bandiera. Un membro dell’equipaggio sarà appeso al verricello con la bandiera italiana e percorrerà così tutto il lungomare dando il vero via alla manifestazione. Un paramotore apre la strada a un team di Fano che divertirà il pubblico con una serie di evoluzioni.
Le acrobazie iniziano verso le 1630 i piloti militari di velivoli da combattimento che il fine settimana girano l’Italia con il team Yak Italia. A seguire l’elicottero della Guardi di Finanza. Non mancheranno anche i paracadutisti civili prima dell’arrivo di tre idrovolanti che scalderanno i cuori insieme con il campione italiano di acrobazia, Pesenato, che lascerà, infine, il posto alle Frecce tricolori alle 18. “Un effetto in crescendo” aggiunge Marangoni ricordando che tutto sarà commentato dallo speaker della manifestazione
L’AERONAUTICA
Ivano Sorrentino, comandante dell’84esimo centro Sar, allarga il discorso, andando oltre l’esibizione delle Frecce: “Il 15esimo stormo si occupa di ricerca e soccorso, in primis per velivoli militari ma supportiamo anche protezione civile e soccorso alpino. Abbiamo assetti pronti a partire in ogni momento. L’84esimo è uno dei centri che copre il sud est italiano. Noi mostreremo gli interventi di supporto e di ricerca, su mare o terra, di persone in difficoltà. Sono tanti gli interventi, i più noti dal traghetto in fiamme nel 2014, passando all’alluvione in Emilia del 2023. Noi apriremo con il passaggio bandiera per onorare la bandiera, poi mostreremo le attività Sar, simulando il naufrago e il suo recupero, con il survivor. Tutto quello che mostreremo – aggiunge il comandante – sono manovre che normalmente usiamo in condizioni poco favorevoli”.
Questo è il dato, quando parte il 15esimo storno è perché ci sono condizioni estreme d’ambiente. Angelo Sticco, ufficiale coordinatore Pan (pattuglia acrobatica nazionale), aggiunge: “Una manifestazione complessa che ha un solo obiettivo: muoversi come squadra unica, unendo assetti militari e civili. Un programma senza tempi morti, ogni ingranaggio segue l’altro. Abbiamo chiuso venerdì una esercitazione internazionale per simulare una ricerca e soccorso sulle Alpi, che ha mosso 450 persone. E ora siamo già nelle Marche”. dettaglio finale, sarà l’ultima volta che si ammireranno gli aerei storici, l’MB339, visto che la flotta è destinata a cambiare.
LIMITI
Spetta al comandante della Capitaneria di Porto sangiorgese dare le indicazioni più complesse: “La prima riunione a gennaio per pianificare tutto. Mercoledì l’ultima in prefettura. Dal parcheggio alla circolazione a terra, fino al mare. La display line prevede installazione di boe. Noi abbiamo creato un’area che va dai 230 metri dalla battigia ai 450 metri con la Boa Sar in cui si terranno i vari ammaraggi”.
Per essere chiari: “C’è una interdizione alla balneazione, chiuderemo 4 km per due di area a mare. Dalle 15 alle 19 sarà vietato fare il bagno e uscire con qualunque tipologia di barca. Si muoveranno solo le unità della Guardia costiera da Ancona a San Benedetto passando per Porto San Giorgio e poi unità della Guardia di Finanza, che ha il comando tattico”. Il tratto interessato al divieto di bagno è quello dallo chalet Luisa di Porto San Giorgio alo chalet Anna di Casabianca.