
di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO - “Educare il consumatore a saper conoscere un prodotto di valore da uno economico. Insegnare a capire le fasi di lavoro che incidono sulla scarpa. Educare alla qualità e al prodotto sostenibile e responsabile”. È questa la sfida secondo Andrea Croceri, Ceo di Eli Factory.
L’imprenditore è stato uno degli ospiti del convegno ‘Ripartire dal territorio’ organizzato dalle sezioni calzaturieri di Confindustria Fermo, guidata da Valentino Feni, Macerata, Riccardo Achilli, e Ascoli con la neo presidente Marta Ubaldi.

A fare da cornice, i dati del professor Massimo Rodà, economista della Cassa depostii e Prestiti: "E' necessario investire in innovazione e AI, rafforzare il posizionamento nella fascia alta del mercato, puntare su mercati emergenti, con un focus sul Medio Oriente, e infine fare della sostenibilità un valore aggiunto".
Il prezzo delle scarpe è alto? È un’altra delle domande che ha aleggiato durante i vari interventi moderati da Andrea Guolo, giornalista di Milano Finanza. “Esiste il prezzo corretto per il mercato” spiega Eli Factory, azienda che offre la possibilità di non avere manager e stilisti interni, trovando tutto da noi. “Con questa visione guardo al futuro dove vogliamo ampliare la produzione e legarci a un brand di lusso, diventando un marchio di qualità e serietà professionale”. Al suo fianco, Gianni Gallucci, uno della ‘nuova generazione’ che come obiettivo vola basso: “Spero di diventare un brand del lusso”.
Sorride la platea, ma è il sogno segreto di tutti gli imprenditori. Che sperano di trovare nelle istituzioni la spalla necessaria in questa fase complessa. Di certo c’è la regione con Giacomo Bugaro, assessore allo Sviluppo: “La calzatura è il brand che ha reso le Marche famose nel mondo. Ci sono le oscillazioni di mercato, ma il know how è unico e va salvaguardato. E questo è uno dei compiti che viene affidato all’imprenditore, ma anche all’assistenza delle istituzioni”.
Le azioni non mancano in Giunta: “Abbiamo approvato il disegno del bilancio del 2026. Ho chiesto uno sforzo ai colleghi e ai tecnici, per aumentare del 30% le somme per i capitoli dell’internazionalizzazione da 1 milione a 1,5 milioni. E lo abbiamo fatto”. Notizia che si merita l’applauso.
Come la strategia che sta riguardando l’aeroporto: “Ci siamo incontrati con l’Ad dell’aeroporto e la direttrice dell’Atim, oltre che il presidente Sabatini, perché l’aeroporto sta redigendo il nuovo business plan dei prossimi cinque anni. Questo è il momento cruciale, Sabatini era la voce delle imprese per decidere dove collegare Ancona. Se l’Ad punta su una parte del mondo e invece alle imprese serve altro, non si fanno scelte vincenti. Dialogo quindi fondamentale.

Dialogo che è sempre aperto con Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, che proprio dalle Marche è partita con la sua azienda, quando cercava i migliori produttori: “Il piccolo è ancora bello, a complicarlo è il sistema che chiede sostenibilità e processi controllati. Ma noi facciamo un prodotto che dura nel tempo, sostenibile già nel suo tempo di vita. M questo non ci viene riconosciuto, perché si chiede il riciclo totale. Questa è una regione che non potrà mai terminare di reinventarsi”.
L’importante è farlo capire ai giovani il potenziale del settore. Che ha supporti certi dalla Camera di Commercio guidata da Gino Sabatini, ente che nell’ultimo anno ha lavorato su 1600 pratiche che hanno generato 5,6 milioni di contributi”. Risorse che hanno permesso di studiare anche i mercati preferiti: Germania, Francia, Spagna, Cina, Stati Uniti, Singapore ed Emirati Arabi. “Il futuro senza mai dimenticare il supporto alla transizione digitale, che non è più rinviabile. E 108 calzaturieri l0 hanno capito e hanno preso parte al bando”.
La prossima sfida per Sabatini ha due facce: la prima è la distribuzione, che sta cambiando e richiede nuovi canali “dal web ai negozi che son diventati misti”. La seconda è dimensionale, il consiglio è di valutare l’apertura della compagine sociale, pensando magari alle nuove tipologie di quotazione in Borsa destinate alle medie imprese. “Questo aiuterebbe anche ad avvicinare i giovani che cercano aziende sempre più moderne”.
Aziende che oggi lavorano per il marchio e per i brand. Nulla di cui vergognarsi. “La questione vera -ribadisce la Ceolini – che è sempre più difficile fare entrambe le cose. Perché i brand chiedono tutto, inclusi i prototipi e lo chiedono in tempi rapidi. Amano sempre meno la commistione con la produzione diretta, su questo dobbiamo strutturarci, senza pensare che produrre per altri sia svilente”.
In questo contesto c’è modo di investire? La chiosa di Bugaro è sulla Zes: “Questo territorio usufruirà di ogni misura, è una grande occasione, sono certo che saprete sfruttarla dimostrando, come in passato, di saper anticipare i tempi rispetto anche ad altri territori della regione”.
Bisogna credere nella ripartenza, aleno questo dicono anche i presidenti dei calzaturieri. “Domanda volatile e complicato ricambio generazionale della manodopera sono questioni che ci attanagliano. Ma le affrontiamo, come il rilancio a livello di immagine del distretto attraverso mirate politiche di marketing”. Sempre facendo squadra, come ricorda Ubaldi: “Fare squadra è una condizione necessaria dobbiamo studiare e valutare strategie, partendo da risorse da mettere a sistema: solo così si dà vera voce al territorio”.
Quel territorio che Valentino Fenni oggi ha riunito, compattando sezioni normalmente litigiose. Forte anche del supporto di Roberto Cardinali, presidente di Confindustria Marche che nella sua introduzione aveva sollecitato gli imprenditori a credere nella filiera per non dover agire solo sul prezzo.
“Sono contento che Bugaro abbia aumentato le risorse per l’internazionalizzazione stia programmando le strategie futuro. ma ricordiamo sempre che viviamo nel quotidiano. I dati ci dicono che potrebbe peggiore il contesto economico, ma non possiamo accettarlo. Ogni imprenditorie è più della scarpa che produce, è un fattore sociale, diamo lavoro a 20mila famiglie in questo distretto. Tutti lo devono ricordare. Il peso lo sentiamo ogni mattina, se facciamo sistema si alleggerirà e troveremo la chiave per riprendere a correre, come sappiamo fare”.
