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Festival del Giornalismo Culturale, anteprima tra Fermo e casa Licini. Poi Tozzi, Mancuso, Pini e monsignor Salvucci a Urbino

26 Settembre 2025

ANCONA – “Questa è la casa dei giornalisti. La sede dell’Ordine è aperta, ancora di più per il Festival del Giornalismo Culturale, che è un momento fondamentale peer dialogare, discutere e ascoltare”. Il presidente dell’ordine dei giornalisti delle Marche entro nel mondo della conoscenza insieme con la professoressa Lella Mazzoli, direttrice del festival insieme con Giorgio Zanchini.

Si apre la 13esima edizione e “non era facile pensare di arrivare a questo traguardo” riprende subito Mazzoli accogliendo il prorettore vicario di Urbino, Vieri Fusi, la voce di Radio Rai Zanchini, l’ingegner Piatto di Conai, main sponsor che permette alla macchina di non fermarsi, Luigi Gallo della Galleria Nazionale di Urbino “che ci supporta e ci permette di trattare al meglio il tema dell’arte e in questo caso del paesaggio nell’arte”.

E proprio al paesaggio è dedicato il Festival Off, che come sempre fa tappa nella provincia di Fermo. Non più Sant’Elpidio a Mare, ma Fermo e Monte Vidon Corrado. Sabato alle 17 nella biblioteca Spezioli di Fermo, “dove c’è un erbario straordinario”, si parlerò di cultura e letteratura, tra le ospiti c’è la book influencer Giulia Ciarapica. Poi, domenica mattin alle 11,  nella casa museo Licini, Tullio Pericoli sarà intervistato da una giornalista di Robinson insieme con le due anime della nuova mostra, Giustozzi e Simoni.

Tornando al Festiva, invece, ci si sposta aa Urbino dal 10 al 12 ottobre. Giorgio Zanchini porta la sua esperienza e verve: “Noi raccontiamo il tempo presente, la contemporaneità. Cerchiamo di fotografare quello che i media fanno nel campo culturale, come l’informazione approda nei vari media. E negli anni il cambiamento c’è stato. Un anno fa abbiamo parlato del giornalismo femminile, due anni fa dell’invasione degli schermi. In questa edizione puntiamo sull’ambiente, che è un tema urgente, tanto quanto la guerra” spiega.

Tre i filoni: il primo è raccontare come i giornali, le tv, e la rete si occupano di cultura. Il secondo è capire come l’ambiente trova spazio. Terzo, il ruolo più specifico dell’informazione culturale nel sensibilizzare l’opinione pubblica. “Ci faremo tante domande, cercheremo delle risposte per capire davvero come e quanto si parla di cambiamento climatico. In maniera sensazionalistica o in maniera pedagogica e informativa? E poi, a chi affidare le elezioni per ragionare in maniera specializzata su questi temi. Da qui la scelta di figure di spicco per le lectio”.

Arriveranno Mario Tozzi, Telmo Pievani, Stefano Mancuso, Piero Dorfles e monsignor Salvucci. L’Università di Urbino è al fianco del festival e dell’Ifg di Urbino, le domande per il nuovo biennio sono in scadenza, perché sono due realtà eccellenti. “Portiamo la parte accademica e divulgativa, emettendo adisposizione i nostri docenti. Siamo felici che si aprano le porte non agli addetti ai lavori, ma al pubblico. Il tutto cercando ogni anno temi che aprono dibattiti, a cominciare dall’ambiente, scelto per questa edizione”.

Il Conai, diretto da Simona Fontana che prenderà parte al festival, consegnerà il premio dedicato ai giornalisti giovani che scrivono di ambiente. “Siamo privati che perseguono l’obiettivo pubblico che perseguono la gestione corretta degli imballaggi. Siamo l’ente italiano che – riprende l’ingegner Piatto - garantisce il raggiungimento degli obiettivi in Italia. E lo facciamo ogni anno, questo è un pezzo  d’Italia che funziona”.

La voce più entusiasta è quella di Luigi Gallo: “Ho preso servizio a Urbino esattamente nel giorno in cui si apriva il festival. La Galleria Nazionale mette a disposizione il Palazzo Ducale, luogo in cui si è inventata l’idea della corte, della comunicazione. Il tema della natura e del paesaggio la sento molto vicina, l’idea stessa di paesaggio è un termine moderno, un’idea di conquista dell’uomo sulla natura, di un’arte che cambia la natura con il paesaggio. Ma dobbiamo riflettere sul rapporto tra uomo e natura, bisogna fermarsi. E farlo ragionando con interpreti della tutela e della valorizzazione dell’università, grazie a esperti universitari, come la direttrice della reggia di Caserta, Tiziana Maffei. Il festival del giornalismo 2026 lo faremo dentro la sala del trono, lo annuncio oggi”.

Il programma

10-12 ottobre è il clou del festival. Anteprima, il 9 al cinema Nuova Luce di Urbino,” mostreremo dei corti di Alice Rohrwacher insieme con la cineteca di Bologna, in molti casi inediti. E saranno spiegate da Ana Fiaccarini della Cineteca”.

Sono 25 i panel. Lectio imperdibili: alle 18 Stefano Mancuso sulla rivoluzione delle piante. Sabato arriva Mario Tozzi con Salvare il salvabile. Sabato pomeriggio Telmo Pievani sul pianeta che si scalda. Poi la lectio dell’arcivescovo Salvucci sul Cantico delle cerature. Poi ci sono panel di approfondimento sul come il racconto dell’informazione si occupa di questi temi, ogni tipo di mezzo. Tra gli ospiti anche Agnese Pini. Si parlerà di social con Ipsos e Cepell, per capire perché si leggono i temi legati all’ambiente.

“Un dato, in anticipazione, è che il 45% dei giovani e dei giovani adulti 16-35 considera molto importante non sapere, ma essere aggiornati su quello che succede nel paese sull’ambiente. Il 49% lo ritiene importante. Quindi l’attenzione non manca. C’è una richiesta su questo argomento” ribadisce Lella Mazzoli. Che aggiunge: “I social network hanno il ruolo più importante per vedere non solo quello che accade, ma anche su dove informarsi”.

E poi si parlerà del rapporto tra editoria e natura grazie a ricercatori del Cnr. Un’altra ricerca sarà presentata sul tema della pubblicità e il greenwashing. Incontri spettacolo affidati a Giorgio Zanchini che intervista Serena Dandini il venerdì sera.

Poi uno spettacolo di musica sarda e novità, Elisa Ridolfi che ha vinto il premio Tenco che accompagnata da un chitarrista farà il verso a un recital di Paolo di Paolo e Piero Dorfles la domenica pomeriggio. Verrà consegnato durate il festival anche il Premio FGCult 25 tra podcast, video e scritti. “Abbiamo una cinquina e sabato 11 ottobre comunicheremo chi vincerà” conclude Lella Mazzoli invitando  tutti a partecipare a una tre giorni di grande respiro.

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