
FERMO - Sette anni di Learning City. Fermo celebra il suo ingresso nel mondo Unesco e lo fa mettendo a confronto tutte le esperienze nate in questo percorso virtuoso. A guidare il team è Carlo Nofri, responsabile scientifico anche di Fermo Unesco Learning City oltre che direttore dell’università San Domenico.

“La nostra nuova sfida è quella di candidare presso l’Unesco la scrittura manuale corsiva come patrimonio immateriale dell’umanità. Una campagna di sensibilizzazione nata in forma di “manifesto” proprio nelle Marche da un comitato composto dall’Istituto Grafologico Moretti di Urbino, dall’Associazione Grafologica Italiana con sede ad Ancona e dall’ente di ricerca OSSMED di Fermo che organizza anche il Festival della Calligrafia” spiega Nofri.
Un progetto che mira a rispondere a un diffuso “allarme educativo” di fronte all’attuale impoverimento dell’insegnamento e della pratica della scrittura manuale corsiva, spesso rimpiazzata anche in età precoce dalla scrittura digitale.
“Un pericoloso fenomeno che mette a rischio il corretto sviluppo cognitivo del bambino come dimostrano le neuroscienze e la forte crescita di disturbi specifici dell’apprendimento quali disgrafia e dislessia” ribadisce Nofri.
Anche di questo si parlerà domani, giorno degli Stati generali della Learning City voluti dall’assessora Micol Lanzidei e dall’associazione “Fermo Città dell’Apprendimento”. Dalle 10 alle 17 focus tematici su Fermhamente, Fermo deaf city, di Open Channel, di calligrafia e intelligenza artificiale.
