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Fermo prima in Italia: corso di laurea in lingua dei segni. Università di Parma e Rai come partner. "Venti iscritti: cultura, inclusione e turismo"

13 Gennaio 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – Davide Astori, professore di Linguistica all’università di Parma condivide la direzione scientifica del progetto finanziato dal Miur con il professor Carlo Nofri ed è il valore aggiunto. Sabato partono le lezioni del corso di laurea per le lingue segnate: ecco la nuova offerta universitaria di Fermo grazie alla San Domenico. L’onorevole Mirella Emiliozzi “è la madrina del nuovo corso” spiega Nofri presentando il corso insieme con il sindaco Paolo Calcinaro.

“Sperimentiamo un primo inedito corso di laurea in scienze della mediazione linguistica con indirizzo per lingue di segni”. Un progetto che ha avuto due anni di gestazione. “Approvato e finanziato dal Miur. E non è un dettaglio”. Ancora di più in un paese che ha un sistema formativo ‘acustico’ che va pian piano abbandonando le persone non udenti: grande attenzione alla Primaria per poi arrivare a quella inesistente in ambito universitario.

QUADRO NORMATIVO

L’importanza del corso è anche nei numeri: un milione di persone che soffrono di sordità e disturbi dell’udito in Italia, quasi 1000mila completamente sordi. In Europa sono 50milioni, 400 nel mondo. “Le comunità sorde sono una realtà. Nel 2017 il Senato ha approvato una legge quadro sui delle persone sorde che prevede anche in Italia il riconoscimento della Lis come vera e propria lingua, recependo così le direttive Onu di inizio millennio. In una direzione analoga si è mossa la Regione che nel febbraio 2020 ha approvato la legge regionale che contiene disposizioni per il riconoscimento della lingua dei segni italiana”.

IL PARTENARIATO

In questo contesto si inserisce l’innovativo percorso formativo. “Sabato si apre l’anno accademico”. C’è un partenariato dietro il progetto: istituzione capofila è l’università di Parma; l’osservatorio nazionale sula mediazione della linguistica culturale, presieduto dallo stesso Nofri; la scuola superiore San Domenico, luogo delle lezioni; l’istituto statale per sordi di Roma e di Torino: il centro ricerche della Rai di Torino. A questo si abbinano dei partner tecnici per gli aspetti digitali e le pubblicazioni.

BORSE DI STUDIO

È un diploma triennale di scienze della mediazione linguistica, classe L12. “un corso che grazie al Miur mette a diposizione di studenti udenti e sordi 20 borse di studio. E questi inizieranno a breve il corso. Studenti che provengono da diverse regioni, dal Trentino alla Sicilia. “Il co-finanziamento al 75% del Miur contiamo di garantirlo per il triennio, il che significa che i venti alunni pagheranno solo la quota restante. I docenti sono un mix tra Parma, San Domenico ed esperti di altre zone italiane”. Di 20 borsisti sei sono residenti nelle Marche, quindi l’arricchimento territoriale è assicurato.

Di certo è complessa la didattica: “Pe permettere la fruizione di studenti sordi, ne abbiamo di iscritti, tutte le lezioni saranno affiancate da un interprete di lingua dei segni. È il primo corso in Italia di questo genere. Per il resto è blended, in parte in presenza, in parte digital. Vorremmo rendere questa formula diversa una volta superato il Covid e aumentare la didattica a Fermo” prosegue Nofri.

SCUOLA E LAVORO

Un’altra caratteristica, che ben rientra nel piano di Fermo Learning City e città Deaf Friendly, è il fatto che il corso è davvero inclusivo. “Noi cerchiamo di creare u ecosistema che mette sordi e udenti insieme nello stesso luogo di lezione. Non solo lingua dei segni italiana, ma anche l’inglese e varianti come la Lis tattile, caratteristica di Osimo con la Lega del filo d’Oro”. Dalla formazione al turismo accessibile, il passo è breve: “Prima di accogliere è necessario che ci siano figure in grado di fare accoglienza e gestire questo tipo di presenze turistiche. Questo progetto ben rientra con la Fermo Learning City”.

IL RUOLO DELL’ONOREVOLE

L’onorevole Emiliozzi si è impegnata a lungo: “Andiamo nelal direzione giusta con Nofri e l0università di Parma. Abbiamo lavorato molto, ma quando il privato e il pubblico si uniscono per un obiettivo comune, si riesce a fare un buon lavoro. Riempiamo un vuoto culturale e lo facciamo seguendo la ‘partnership for goals’ ben delineato nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Per guardare al futuro bisogna dare supporto al settore dell’istruzione. Durante l’ultimo Cdm si è stabilito che andranno 28miliardi al comparto dell’istruzione e della formazione. Sono molto contenta e questo mi fa ben sperare, partendo da best practice come questo corso”.

PARMA CI CREDE

Parma è una università fortunata, è stata inserita nelal fascia d’eccellenza, ed è pronta a contaminare altre realtà: “Incontrare Fermo è una fortuna. È la città giusta, sarete leader a livello europeo con il progetto Deaf Friendly. Una città meravigliosa dal punto di vista culturale, scientifico e delle dimensioni. tra l’altro è vivace e vitale. Questo corso è una eccellenza che innova. Per Parma collaborare con una realtà come la San Domenico è importante”.

La Lis è una lingua a tutti gli effetti. Una lingua esiste se c’è una cultura. “Da un lato la logica di implementare una professionalità, dall’altro uno stimolo culturale a un settore non attenzionato. Nofri in questo ha visto un futuro, ha dato forma all’incredibile. E Mirella Emiliozzi è un’altra fortuna incontrata sulla strada, una persona che sognava per il territorio, che è ricco di voglia di fare”.

FERMO UNIVERSITARIA

Il sindaco Paolo Calcinaro incassa la verve di Nofri, a cui anni fa ha messo a disposizione importanti spazi: “Interveniamo in un campo delle fragilità. Nofri ha questo progetto della Deaf Friendly, un marchio che può diventare turistico. Ci laveremo insieme. Tra l’altro a settembre partirà anche Logopedia. Siamo una città sempre più universitaria, contiamo anche il record di iscrizioni a Ingegneria Gestionale, siamo pronti a ridare vivacità a Fermo”. Calcinaro è convinto che l’università sia “una delle tre direttrici, con turismo e sviluppo id Campiglione, su cui costruire lo sviluppo della città”. E sabato un altro passo verso la Fermo che immagina e vuole realizzare si compirà.

Ricadute scientifiche, culturali e turistiche, ecco quello che c’è dietro un gesto semplice quanto complesso da imparare. “Ne sono convinto“ chiosa Francesco Trasatti che ha la delega alla Learning City.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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