
FERMO - Giovedì pomeriggio approderà in biblioteca a Fermo un libro singolare, sia per la trama narrata che per chi lo ha scritto: “Oddio, sono un topo!” di Emma Fabini. Una storia che racconta il risveglio di una bambina nelle sembianze di un topo. Ma questa bambina, invece di spaventarsi, dopo l’iniziale e inevitabile sbigottimento, decide di accettare la sfida di essere “diversa”. Come andrà a finire? Ad accompagnare il testo le illustrazioni di Sabrina Castelli, perfettamente centrate ed evocative, con un tratto semplice e colorato. L’autrice però non ci sarà. Non potrà essere presente. E questo perché qualcuno, la sera dell’8 dicembre 2018, ha fatto sì che la luce si spegnesse sulla vita di sei persone in quella che è passata alle cronache come la “strage di Corinaldo”. Emma era una di quelle sei persone. Aveva soltanto 14 anni e una grande passione per la scrittura. Da questa sua passione e per volontà dei genitori, Angela e Fazio, e di alcuni amici, è iniziato un percorso per far sì che la memoria di Emma non si perdesse. Dapprima sono stati raccolti e pubblicati i suoi scritti in un libro intitolato “I ricordi non salvano le lacrime”; poi, dal 2021 è stato istituito un premio letterario in collaborazione con il Comune di Senigallia rivolto a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado sul tema “Il ricordo salvato” che offre la possibilità ai vincitori di seguire gratuitamente un corso di scrittura creativa offerto dalla scuola di scrittura Genius di Roma. Infine, l’ultimo impegno in ordine di tempo è stato la pubblicazione del libro illustrato “Oddio, sono un topo!” che verrà presentato, appunto, giovedì prossimo alle ore 18 presso la Biblioteca Civica “Romolo Spezioli” nell’ambito dell’iniziativa “Letture fermane” promossa dal Comune di Fermo. Interverranno la mamma e il papà di Emma, Angela e Fazio Fabini, l’illustratrice Sabrina Castelli e l’editore, Carlo Pagliacci.
