FERMO – “Vi auguro di scegliere al meglio i compagni di viaggio dopo la legittima scelta di uscire dalla maggioranza. Scelta arrivata a ridosso di competizioni elettorali”. Qui finisce la parte ‘buona’ dell’intervento di Stefano Faggio, che possa al contrattacco verso gli ex amici della lista La città che vogliamo, ovvero “Nicola Pascucci, Francesco Trasatti e Savino Febi”. Dimenticato è nelal nota di Faggio il consigliere Manolo Bagalini.
“Capisco il fremito attuale, la voglia di apparire all’improvviso e dopo una decade come i nuovi garibaldini nella liberazione o meglio i nuovi sanculotti nella rivoluzione ma a tutto c’è un limite. Anche sul nuovo ospedale, non si può parlare di mancata concertazione, visto che lo stesso Pascucci ha firmato il documento”.
L’auspicio di Faggio è che “si continui a lavorare tutti, ognuno dal proprio fronte, per il bene della città: ma di farlo senza cercare di stupire l’elettorato con effetti speciali perché dieci anni assieme non si cancellano, non si nascondono all’improvviso, tanto più dove ci sono ancora firme e votazioni assieme a sottolinearli. Perché poi il cittadino, l’elettore andrebbe a pensare male giudicando magari, ingiustamente, la vostra legittima scelta come un trasformismo alla prima repubblica: e onestamente non lo meritate. Per cui vi aspetto a tante altre inaugurazioni, come quella della Variante Molini dove eravate presenti, di pere sbloccate dal nostro sindaco”.