FERMO – A quasi dieci anni dal sisma che ha colpito il territorio, la situazione degli edifici scolastici nella città di Fermo resta drammatica. A denunciarlo con forza sono i Giovani Democratici della Provincia, attraverso un comunicato stampa inviato dalla Segretaria Provinciale.
«A quasi dieci anni dal terremoto che ha colpito il nostro territorio, gli studenti della città di Fermo continuano a vivere in una condizione di incertezza, dislocati in sedi provvisorie, in edifici inadeguati o parzialmente inagibili, costretti a spostarsi da un capo all'altro della città in una situazione che non può più essere considerata transitoria», scrivono i GD.
Il caso più emblematico è quello del Liceo Scientifico “T.C. Onesti”, «un’istituzione storica per Fermo e per l’intera provincia», dove undici classi da cinque anni sono ospitate nel Fermo Forum. «Una sistemazione nata come temporanea ed emergenziale che oggi, senza un'alternativa concreta all'orizzonte, è diventata l'unica soluzione possibile. Una situazione che complica i trasporti, rende difficile la gestione quotidiana dell'istituto e limita fortemente l'accesso a laboratori e attività pomeridiane».
Anche il Liceo Classico “Annibal Caro” vive una condizione precaria. «Attualmente ospitati nell'ex ristorante Mario, gli studenti sono destinati a tornare in una sede storica che presenta gravi problemi strutturali e porzioni ancora inagibili, perché adiacente all'auditorium San Martino. Il rischio è che si torni in centro senza garanzie di sicurezza, senza vie di fuga, in un contesto che non è adeguato alla didattica moderna né al diritto allo studio».
Dura la presa di posizione del gruppo giovanile: «Come Giovani Democratici della Provincia di Fermo denunciamo con forza questo stato di abbandono». Durante l’ultimo Consiglio Provinciale, il consigliere Riccardo Strappa ha chiesto aggiornamenti sul progetto del nuovo Liceo Classico, «fermo da anni», sottolineando che «dopo quasi quattro anni di mandato, il Presidente non è stato nemmeno in grado di presentare un progetto esecutivo». Ancora più grave, secondo i GD, «è la totale assenza di visione per il Liceo Scientifico, per cui non esistono né una pianificazione né una prospettiva concreta».
«Davanti a questo immobilismo, non possiamo restare in silenzio. La scuola non può essere trattata come un problema secondario o gestita con interventi tampone: serve una strategia, una visione».
E la visione c’è: i Giovani Democratici rilanciano la loro proposta di creare «una vera e propria Cittadella della Scuola, un polo scolastico moderno, sicuro e funzionale, capace di accogliere stabilmente le principali realtà scolastiche della città».
Le richieste sono chiare: «Chiediamo che venga finalmente costruita la nuova sede del Liceo Classico e che il Liceo Scientifico venga trasferito nell'edificio attualmente occupato dalla sede della Provincia. Quest'ultima, una volta che sarà attivo il nuovo ospedale di Campiglione, potrà trasferirsi nell'ex Murri o, in alternativa, proprio nella sede originaria dei licei».
«Basta procrastinare: serve un progetto organico e inclusivo che metta al centro la popolazione studentesca e sappia ridare dignità alle scuole del Fermano».