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Fermo è un palcoscenico a cielo aperto: teatro, musei, fiori e il centro vive. Buona la prima, ora serve una strategia

27 Marzo 2022

di Raffaele Vitali

FERMO – Basta poco, se si è belli. E Fermo ha questa fortuna. Città non facile, con i suoi saliscendi e due sole piazze. Ma ha un vantaggio, tanti piccoli luoghi di cultura, di bellezza. Il punto è solo ‘come farli vivere’. Il 27 marzo ha dato una prima risposta: unire le arti e far vivere alle persone esperienze multisensoriali: vista, olfatto, tatto, udito e gusto per cominciare.

Tante persone hanno scelto di passeggiare per Fermo, arrivando anche in fondo a corso Cefalonia, davanti alla chiesa del Carmine, che spesso invece resta isolata, come se dopo il Belli non ci fosse più vita. È bastata una brillante compagnia teatrale per far stazionare decine di curiosi a turno davanti agli scalini ad ascoltare. Sorrisi e applausi, come quelli che hanno riempito piazza del Popolo, grazie al gruppo che recitava di fronte all’ingresso della biblioteca.

Due pillole della festa del teatro, genialmente organizzata in giro per il centro storico, palazzo dei Priori incluso. A questo si è aggiunto l’open day dei musei, a mezzogiorno erano già duecento i biglietti staccati per l’ingresso libero. Numero lievitato nel pomeriggio, quando davvero Fermo si è riempita, gelaterie e pizzerie incluse. Grazie anche a Fermo Flora, che non sarà di certo ricordata come un’epica esposizione di piante e fiori, ma ha colorato la piazza, ha creato curiosità, ha mosso il mercato, i negozianti hanno risposto ‘presente’ restando aperti di domenica, e permesso anche ad altri hobbisti di esporre.

Insomma, buon ritorno in piazza per le attività di Fermo. Ci hanno creduto gli assessori Mauro Torresi e Micol Lanzidei, che si è mossa da un angolo all’altro del centro per seguire le iniziative. Questa domenica ha detto una cosa in più a Fermo: le associazioni e le compagnie teatrali son una risorsa anche fuori da teatri e palestre dove si prova. la festa del teatro è stata un’occasione, i prossimi mesi possono essere una conferma.

Ma soprattutto, l’Amministrazione deve credere di più nel conservatorio. Si investono decine di migliaia di euro nei programmi estivi. Forse mettere un po’ di risorse nel Pergolesi per far uscire dalle aule i musicisti, dandogli gli angoli della città non sarebbe una cattiva idea.

Tutti insieme si può migliorare l'offerta turistica. Assessori e cittadini ne hanno avuto la conferma.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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