FERMO – Ad Amandola ci sono tesat e cuore, a Servigliano le gambe e ora a Fermo le braccia: l’impresa sociale Wega varca i confini e apre una nuova sede a Ferno. “Volevamo questo spazio, da tempo. Ora l’abbiamo realizzato. Sono anni che collaboriamo con il comune di Fermo e l’Ambito, tanto abbiamo fatto, penso a Gol e HobNob per citare i due progetti principali, e ora tutto sarà più semplice e continuo” sottolinea il presindete di Wega, Domenico Baratto.
In mano ha le forbici con cui il sindaco Paolo Calcinaro ha tagliato il nastro che dà il via alla nuova avventura. Che nasce già solida, visto che “sono in partenza quattro corsi entro settembre: italiani per stranieri, assistenze familiare, competenze digitali e inglese” prosegue Baratto.
“Wega da anni si occupa di formazione, siamo accreditati con la regione Marche come ente che eroga formazione professionale. Partecipiamo a bandi europei che ci permettono di mettere a terra corsi gratuiti di qualifica professionale per soggetti disoccupati, inoccupati o che vogliono rigenerarsi. Volevamo una sede fisica a Fermo e abbiamo scelto un luogo perfetto, a pochi passi dalla piazza”.
Per Baratto “questa deve essere una sede che amplia la collaborazione con il Comune di Fermo, l’Ambito e tutta la città. Una sede che mettiamo a disposizione anche per riunioni ed eventi, la posizione tattica ci ha subito conquistato. Di certo ora potenzieremo l’attività”.
Partner è il centro per l’impiego. “Tra l’altro grazie auna borsa lavoro abbiamo potuto inserire Chiara, una neo laureata di Fermo. Speriamo di poterla stabilizzare al termine, noi investiamo sui giovani e siamo convinti che queta sede ci permetterà uno sviluppo ulteriore anche come personale” ribadisce il presidente di Wega.
Che ha un sogno: “La sede di Fermo, lungo la strada nuova, deve diventare un centro di formazione permanente. In questo modo potremo lavorare sempre meglio e di più”. A cominciare dai macro progetti in corso e dai nuovi percorsi in partenza.
Il sindaco è soddisfatto, per più motivi: “Il primo è perché questa parte di Fermo ora splende. Quando ho iniziato il mandato, c’era solo il bravissimo orafo, il resto era serrato. Ora, grazie anche all’ampliamento del centro estetico, riempiamo tutti gli spazi. Un bel segnale per il nostro centro storico, in questo si differenzia. Anche la scelta sui parcheggi liberi funziona”.
C’è poi il secondo motivo. “Parliamo ancora una volta di formazione. Pensiamo al lavoro fatto negli ultimi due-tre anni. Andrà a regime l’ex mercato coperto nel 2026, con i corsi post diploma in almeno sei ambiti diversi, dalla logistica al calzaturiero, dalla meccanica all’agroalimentare. Pensiamo alla scuola edile, che nasce grazie a un finanziamento di 400mila euro che si somma all’impegno di Ance (Wega è partner tra l’altro, ndr). Ora con Wega, uno sviluppo di polo formativo nel terziario. La città coglie ogni opportunità. Ci tenevo a esserci per valorizzare questa nuova apertura che va a potenziare un grande lavoro fatto insieme con l’Ambito e l’ex dirigente Gianni Della Casa” ribadisce Calcinaro.
Chi da tempo crede in Wega sono la Regione, ha mandato i suoi saluti il consigliere Andrea Putzu, e il centro per l’Impiego, come conferma Alberto Virgili: “In questi ultimi anni la collaborazione è rafforzata. Il programma Gol ha fatto partire tanti corsi, dai brevi a quelli di qualifica di 600 ore. Corsi che garantiscono un vero titolo di studio. Queto dà fiducia a chi si iscrive al centro per l’impiego, che è il più grande della regione dopo quello di Ancona. In 20 anni di servizio ho capito che la formazione professionale accresce le competenze che sono quelle richieste dal mercato del lavoro. Auspico che quello di Baratto sia un luogo che trasformi potenzialità in competenze e competenze in opportunità lavorative”.
Un luogo su cui crede l’Ambito XIX guidato da Alessandro Ranieri, che è anche dirigente del comune di Fermo: “Wega è particolare, unisce alla formazione il suo taglio sociale. Da tempo lavoriamo insieme sul petto educativo. Lo facciamo puntando sulle competenze delle persone ed entrando nelle scuole. Lavorando con gli adulti e con le fasce più fragili sempre cercando di aprire discussioni e approfondimenti sugli strumenti educativi”
Un esempio è il corso per aiuto cuoco a Servigliano, da anni un riferimento a livello regionale per qualità e risultati di reinserimento lavorativo. “Parliamo di giovani che hanno abbandonato la scuola e trovano nel mondo di Wega una solida alternativa di formazione” chiosa Ranieri.
È il momento del brindisi che Baratto condivide con i suoi dipendenti in attesa che la sala si riempia di corsisti vogliosi di apprendere ed entrare nel mondo del lavoro con nuovo e funzionali competenze.
@raffaelevitali