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Fermo, centro storico ferito ma orgoglioso: dal medico che va in pensione alle vetrine vuote. "Abbiamo fiducia, arriva il Natale"

7 Novembre 2025

FERMO – Passeggiare per il centro storico di Fermo non è semplice. Ci sono cantieri praticamente ovunque. È la città che sta rinascendo, nella versione del sindaco Polo Calcinaro e della sua maggioranza. È una ferita che non si rimargina mai, è il commento di chi il centro lo vive, per lavoro o perché residente.

In questo contesto, partendo dall’assunto che i cantieri sono inevitabili perché molti collegati al post sisma, altri al Pnrr, si aggiungono altre situazioni che il centro finiscono per depauperarlo inesorabilmente. In questa voce rientra il pensionamento di Antonio Vallesi, il medico di base che il 18 novembre appenderà lo stetoscopio al chiodo lasciando migliaia di pazienti senza riferimento.

“Il problema – raccontano alcuni pazienti in fila nell’ambulatorio di via Recanati che Vallesi condivide ancora per dieci giorni con il giovane dottor Giordano – è che chi lo sostituirà già ha detto che non manterrà l’ambulatorio in centro”.

Primo risultato, i pazienti che da vent’anni sono seguiti dal dottor Vallesi e magari vivono tra i vicoli, dovranno per forza trovarsi un mezzo per raggiungere uno dei pochi medici che ha ancora posto per loro. Non è il caso del dottor Giordano che il suo tetto di mutuati lo ha già raggiunto. La dottoressa più vicina agirà in via Crollalanza.

Secondo risultato, quindi, meno movimento in centro, perché si sa che siano anziani o giovani, per il medico alla fine uno in centro ci viene, passa tempo e magari consuma o fa un acquisto.

“Perdere il dottor Vallesi è soprattutto un vuoto umano, parliamo di un medico – raccontano i pazienti - che se necessario veniva a casa, cosa che sappiamo non fare quasi più nessuno”. Aggiunge un’altra mutuata: “Anche dall’ospedale mi è capitato di chiamarlo, è subito intervenuto”. Marito e moglie sono tranchant: “Detto che alla fine ci organizzeremo, è chiaro che vedere il centro svuotarsi fa male. Noi lo viviamo da sempre e non lo abbandoniamo, per fortuna ci sono ancora attività che resistono”.

Tra le attività ce ne sono due che si guardano, Twins e House&co. Due vetrine sempre accese, spesso con la porta aperta. “Mi salva la clientela fidelizzata. È quella che mi dà la forza, che mi spinge a investire, a rinnovare ogni volta le collezioni e soprattutto a credere in Fermo e, pensando al futuro, al suo Natale. Le difficoltà ci sono, purtroppo il web è il nostro vero nemico, è questo il vero lascito del Covid, la gente si è abituata a comprare online”.

Fiducia però, quella che non manca mai entrando di fronte, dove si può comprare ogni volta qualcosa di diverso, visto che anche qui gli investimenti, che significa rinnovare costantemente l’oggettistica a  disposizione, non mancano mai. “Difficile chiedere di più all’amministrazione, non è che possono portare loro le persone in centro. Noi abbiamo un negozio anche a Porto San Giorgio, il movimento è diverso, perché ci arrivano anche dagli altri comuni. L’unica richiesta che mi sento di fare a Fermo è che i negozi sfitti siano quantomeno tenuti meglio, una bella passeggiata è uno stimolo per tutti, che siano turisti o residenti”.

Il centro è ferito, ma è orgoglioso e consapevole della sua bellezza. Un dottore in meno deve far riflettere, perché il centro è fatto di anziani e studenti, principalmente, due categorie che potrebbero essere prive di auto: garantire i servizi è essenziale. Non spetta al comune, ma di certo un amministratore può quantomeno non restare in silenzio di fronte alle scelte del privato che però svolge un servizio pubblico.

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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