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Fermano Outdoor, il business corre sui pedali. Il piano per attirare turisti: alberghi con spazi bici, sentieri, guide e collegamento con aeroporto

4 Gennaio 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – Turismo e mobilità sostenibile. Mountain bike, e-bike e trekking stanno dimostrando grandi potenzialità di sviluppo. In ogni angolo della regione. “Le Marche sono particolarmente attrattive per professionisti e amatori” sottolinea Gianluca Vecchi, presidente del distretto turistico del Fermano e degli albergatori, che vuole provare lo scatto sui pedali per rilanciare la piccola provincia “nel mondo della destagionalizzazione”. Le Marche vogliono portare un milione di turisti che amano l’ambiente, che amano camminare e pedalare. E il Fermano vuole intercettarli.

DESTAGIONALIZZARE

In particolar modo la realtà dell’e-bike si concentra tra aprile – giugno e settembre-novembre. “Il cicloturismo – riprende Vecchi – parla a un settore specifico, legato all’ambiente e ai luoghi fuori dai grandi itinerari. Un turismo che ama degustare la gastronomia e ammirare le bellezze artistiche grazie a spostamenti ‘lenti’ della vacanza”. Per questo Vecchi è convinto che ci sia una chance: “I cicloturisti sono aumentati dal 2013 del 50%, un giro di affari di 8 miliardi in Italia”.

Il distretto turistico del Fermano prova a intercettare questo business mettendo in rete le realtà imprenditoriali e le amministrazioni comunali. “Siamo in ritardo rispetto ad altre regioni, ma possiamo rimontare”. Il progetto ‘Fermano outdoor’ è la strada per cavalcare il mondo delle Marche Outdoor già promosso dalla Regione. “Un obiettivo è creare una brochure cartacea, un sito internet, pagine social, tour educational per stampa e operatori e fiere di settore. In questo campo vanno mappati anelli escursionistici con tanto di livelli di difficoltà.

IL BUSINESS

“Non possiamo pensare che mancando le infrastrutture, ma abbiamo mappato strade secondarie, quelle con meno di 500 auto al giorno, che permettono di ammirare le Marche” sottolinea Alberto Mazzini, uno dei fautori di Marche Outdoor che ha in Vincenzo Nibali il testimonia nazionale.

“Il nostro è un territorio votato per la bici, siamo nati per questo e già curiamo cinquanta percorsi tra maceratese e fermano” riprende Stefano Marchegiani della Chronobike di Porto San Giorgio. “Fino a poco tempo fa il problema era l’assenza di biciclette. Noi dobbiamo accontentare il turista. Dare un minimo di assistenza, dal pota bici al lavaggio cambi e ricovero per le biciclette in albergo. Poi mancava la figura professionale. La regione ha investito nella formazione e oggi abbiamo una settantina di ragazzi pronti. È presente una rete di 60 punti di ricarica e-bike e come società abbiamo pensato a una officina volante che abbiamo abbinato a una formazione continua sulla meccanica e uno sull’inglese, fondamentale per accogliere il turista straniero”. Solo l’impresa sangiorgese conta su 100 biciclette, a queste si aggiungono le nuove realtà che nascono in provincia, come quelle di Amandola.

I TEMPI

Il progetto ha un cronoprogramma molto stretto. “Abbiamo la certezza di essere pronti per primavera 2021. Abbiamo molte attività già sviluppate. Le amministrazioni contribuiscono economicamente, parliamo di circa 45mila euro per partire e strutturare. Sui servizi possiamo essere all’altezza, gli hotel sono pronti per poter aderire alla progettazione” assicura Vecchi.

E non ha dubbi neppure Carlo Nofri, vicepresidente del distretto turistico: “Dobbiamo trasformare le potenzialità turistiche, celebrate anche dalla stampa internazionale come la Lonely Planet, in prodotto turistico. Incrementare presenze significa stare sui mercati. Più del 55% del turismo organizzato e in gruppi viene mediato da tour operator e agenzie di viaggi, un segmento a cui dobbiamo guardare. Dobbiamo essere bravi a connettere costa e montagne, come chiesto dall’Unione europea per uno sviluppo turistico che ricada nelle misure del recovery plan”.

Per riuscirci serve innanzitutto un aeroporto efficiente e collegato. Per questo non potevano mancare il governatore Francesco Acquaroli, “Il cicloturismo è un settore in cui ci possiamo affermare”, e l’Ad di Aerdorica Carmine Bassetti che da manager guarda ai fatti: “Finalmente qualcosa si muove nella direzione giusta. Noi siamo il partner per avvicinare l’estero. La prossima settimana esce un bando molto importante e cercheremo, all’interno delle destinazioni incentivate, di andare a fare marketing dall’altra parte insieme con Carlo Nofri. Il tasso di presenza di turisti internazionali – tuona Bassetti - è molto basso. Abbiamo fatto un sondaggio in tre paesi, Germania, Belgio e Olanda, sulla conoscenza di Puglia, Toscana e Marche: più del 90% delle persone non sa dove siano le Marche, mentre l’80 conosce le altre due regioni. È fondamentale interconnettere domanda e offerta. Ma per riuscirci serve una logistica ben strutturata, altrimenti non avremo successo”.

La consapevolezza dei limiti, a fronte del tanto da offrire, è un buon inizio per un progetto che se non sbaglierà e resterà inclusivo, come ribadiscono Vecchi e i tre sindaci dei comuni coinvolti, Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, può solo crescere.

GLI ITINERARI

Storico culturali, panoramici e gusto sono i tre filoni: ci saranno guide specifiche che daranno esperienza emozionale e sicurezza, elemento che farà la differenza. “Un ulteriore progetto è ‘Sali a bordo’ che prevede un itinerario riservato a persone disabili con una speciale e-bike. Una esperienza gratuita e fruibile da tutti” aggiunge Marchegiani.

Il legame con le aziende private è uno step fondamentale, “aumenta la professionalità” riprende Nofri. E così due realtà del ciclismo, la ChronoBike di Porto San Giorgio e la BioCycle dei Sibillini con guida Mtb specializzata, e una agenzia di viaggio, la Ctf Travel, dove si muove la vulcanica Betty Squadroni, che sta già creando pacchetti turistici di 3-7 giorni con il titolare Pelliccetti. Nel piano son incluse anche le aziende di trasporto locale.

In ogni comune ci saranno tre itinerari che partono dall’esigenza del turista. Chi chiama la prima cosa che chiede è ‘se adatto a tutti’, ‘ se strade secondarie’, ‘se e-bike’. “Ecco le tre domande per tour giornalieri e la maggior parte delle richieste sono fatte da una donna. Prediligiamo strade secondarie, anche mulattiere oltre che strade bianche. Scheda di difficoltà è quella mondiale, da 0 a 5. Una famiglia con due bambini e il carrellino troverà itinerari. il sistema è già rodato, solo questa estate abbiamo effettuato 45 tour” conclude Marchegiani.

@raffaelevitali

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