FERMO - Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, i Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo hanno intensificato, negli ultimi giorni, le attività di monitoraggio del territorio.
L’attenzione dei militari si è concentrata su luoghi frequentati da soggetti noti alle forze dell’ordine, con l’obiettivo di verificare l’osservanza delle misure di prevenzione e delle restrizioni disposte dall’Autorità giudiziaria o dal Questore, volte a contrastare la possibile commissione di reati da parte di persone considerate socialmente pericolose.
Durante i controlli, tre diversi episodi hanno richiesto l’intervento dell’Arma.
A Pedaso I militari della locale Stazione hanno rintracciato un uomo italiano di 40 anni, residente in provincia, destinatario di un’ordinanza di carcerazione emessa dalla Procura della Repubblica di Fermo. L’uomo deve scontare una pena di due anni e sei mesi di reclusione per il reato di falsità materiale in atto pubblico, commesso nel 2020. Dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso la propria abitazione, dove sconterà la pena in regime di detenzione domiciliare.
A Monte Urano i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato una donna italiana di 38 anni, residente fuori provincia, sorpresa a passeggio nel comune nonostante fosse destinataria di un Foglio di Via Obbligatorio che le vietava l’ingresso a Monte Urano per due anni.
Infine a Porto San Giorgio i militari hanno identificato una donna straniera di 39 anni, residente in provincia, in evidente stato di alterazione alcolica. Gli accertamenti hanno rivelato che la donna era sottoposta a un divieto di ritorno nel comune per quattro anni disposto dal Questore di Fermo. Oltre alla violazione della misura di prevenzione, è stata sanzionata amministrativamente per ubriachezza manifesta, ai sensi dell’art. 688 del Codice Penale.
