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Fermana bella e vincente: Imolese schiacciata. Ora si sogna

21 Febbraio 2021

FERMO – Se fosse finita 4 a 1, nessuno avrebbe detto nulla. Ma c’è un motivo se la Fermana ha il peggior attacco del girone: più gioca bene e meno segna. Il primo tempo contro l’Imolese è stato incredibile.

Almeno cinque le palle gol al Recchioni, ma nessuna concretizzata. Eppure, le azioni erano state perfette, con l’asse Neglia-D’Anna che ha regalato perle ai pochi fortunati che ancora hanno accesso allo stadio. Per fortuna le partite non durano solo 45 minuti e questa Fermana, che lo ha dimostrato contro le big, oggi contro una pari livello non si è accontentata: attacca, segna e vince.

Una furia gialloblù quella che nel primo tempo che si è abbattuta sui bianchi dell’Imolese, più impegnati a guardarsi con il loro palleggio ricercato alla Guardiola. Ma servono in primis gli uomini per farlo e poi anche l’avversario giusto. La Fermana lo ha capito e ha alzato il baricentro, pressando ogni giocata, rischiando solo una volta, quando il lancio lungo è stato trasformato da un colpo di tacco di Polidori in un grande assist per il velocissimo Tomassini che solo Iotti riesce a raggiungere quando parte.

Tornando alle occasioni, la più clamorosa è quella di Cognigni che a colpo sicuro, in allungo, ha tirato e ha colpito la traversa. Perfetto era stato il cross di D’Anna, protagonista di altre due occasioni. Una di testa, no facile, su lancio di Neglia e una in cui la palla la mette anche alle spalle del portiere Siano, ma l’arbitro aveva fischiato un secondo prima un fallo di Cognigni, annullando l’ottima azione iniziata da Iotti e finalizzata da Neglia.

Tanti i contatti nell’area dell’Imolese, nessuno degno di rigore, uno punito con il giallo, perché il tuffo di Mordini seguito dalle proteste è stato un po’ troppo. Resta il rammarico, al fischio di metà gara, per non aver concretizzato la mole di gioco e avere dato un senso al chiaro piano partita di Cornacchini: pressare e segnare.

Si torna in campo e l’Imolese cambia approccio. Almeno nei primi minuti non si fa schiacciare dalla Fermana. I canarini però non si fanno prendere dalla frenesia, sapendo ce se non si sa cosa fare basta un lancio lungo per Neglia che tanto lo controlla e qualcosa inventa. Gli ospiti sono più aggressivi, anche troppo e Mordini sperimenta sulle sue gambe il fisico di Rondanini.

Che la partita sia cambiata lo si capisce tra l’11 e il 13’: due contropiedi, uno per parte e doppia parata. Prima Ginestra ferma Masala, poi è Siano a respingere, a mano aperta, il sinistro di Neglia. È cambiata perché non c’è più solo la squadra di Cornacchini in campo, anche perché Catalano minuto dopo minuto inserisce forze fresche e chi si era riposato nel primo tempo, come Piovanello, inizia a macinare chilometri.

Ma il gol prima o poi doveva arrivare. Il paradosso è che dopo cinque palle gol pulite, la rete arriva su un rimpallo provocato da Urbinati. D’Anna è lesto, si gira, controlla, carica il destro e buca la rete per poi proseguire la festa fino alla panchina per abbracciare Cremona. È il 15’ e la Fermana si ricarica come una dinamo.

Nell’entusiasmo dimentica un po’ la fascia, sempre quella di Piovanello, che viene steso da Mordini, già ammonito a due passi dall’area. Ma l’arbitro incredibilmente non fischia e quindi risparmia il secondo giallo. E allora ci pensa Cornacchini a far uscire il suo terzino graziato inserendo Sperotto. Che ha così tanta voglia di giocare che mangerebbe anche l’erba.

Quando al 25’ scatta, prende palla e crossa ha già capito che sarebbe andata a finire bene. Cognigni è abilissimo a prendere il tempo al suo avversario e dopo 70’ di sponde e fatica anticipa tutti e segna infilando il portiere sul primo palo. È il 2-0, mai come questa volta punteggio veritiero.

Il resto del tempo i canarini lo spendono a difendere, ancora di più quando a otto minuti dal termine toglie Neglia e mette Bonetto alzando Rossoni e stringere la ragnatela ed evitare altri brividi come la rovesciata di Polidori da centro area finita tra i guantoni di Ginestra , sempre concentrato.

Una grande vittoria che porta la Fermana a sette punti dalla zona calda e solo tre dai play off, tra l'altro con una partita da recuperare. E la prossima settimana si va a Carpi, società amica ma da battere.

Raffaele Vitali

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