FERMO – Abbonarsi alla Fermana, perché? Se lo stanno chiedendo in tanti. Lo slogan dà una prima risposta: ‘Fermana nel cuore’. Poi c’è il desiderio di non rinunciare a vedere la squadra della città. Infine, c’è anche l’impegno del tifoso nell’aiutare chi, pur avendo commesso pesanti errori nel passato, ha fatto di tutto per tenere viva la storia e la matricola gialloblù.
Domenica alle 1530 il debutto casalingo contro la Civitanovese, due nobili decadute. I tifosi a Urbino, prima di campionato, sono adnati, questo è un po’ il messaggio per la società: tiferemo, ma lontano dal recchioni. Che già di suo è enorme e dispersivo, immaginarlo vuoto o quasi è preoccupante.
Tra l’altro domenica non ci saranno neppure i tifosi della Civitanovese, anche in Eccellenza si comincia con i divieti alle trasferte in una regione incapace di gestire poche decine di tifosi, quando va bene qualche centinaio, finendo così per penalizzare uno sport che invece vive anche di tifo. Per fortuna, diretta garantita da Tvrs.
Abbonarsi non è economico, costa venti euro in più che in serie D un posto in tribuna, mentre scende quello della centrale. ma del resto, il ticketing è ormai una delle poche entrate certe per una squadra nei campionati regionali. Ci sarà una giornata canarina. Ingresso gratuito peer gli under 14.
Al debutto la società ci arriva dopo aver messo a segno un altro colpo ammnistrativo: “Gli enti statali Ade, Ader, Inail e Inps sono stati pagati nel rispetto delle scadenze concordate. Gli altri creditori verranno onorati nei termini previsti dalle norme”. C’è ancora da lavorare, ma il percorso sembra quello giusto. (nella foto la famiglia Simoni, proprietaria del club)