PORTO SANT’ELPIDIO - “La consulenza chiarirà se esistono tecniche nuove di bonifica, diversamente la ex-Fim sarà abbattuta e decadrebbe il vincolo imposto nel 2001”. Questo il sunto del consiglio comunale di Porto Sant’Elpidio di alcune settimane fa, assiste in cui è stata spiegata anche la strategia del comune che ha affidato all’Università di Bologna il compito di realizzare un nuovo studio volto “a valutare le tecniche di messa in sicurezza definitiva della cattedrale, che tuteli l’ambiente e la salute e sia compatibile con il vincolo di tutela”.
Su questo interviene il circolo di Legambiente di Porto Sant’Elpidio: “Auspichiamo che nell’incarico sia stata fatta esplicita richiesta di una perizia basata su nuovi prelievi e non su quelli già effettuati da laboratori non accreditati per gli elementi che ad oggi presentano maggiori sforamenti dei limiti di legge (piombo, arsenico, rame e cromo)".
C'è poi una nuova richiesta firmata Katia Fabiani a nome delle varie associazioni che fannno parte del coordinamento dell'ex Fim: "Auspichiamo inoltre che nel team di lavoro sia presente un esperto in chimica del restauro di beni vincolati. E ci aspettiamo un incontro congiunto con l’università, la soprintendenza e l’amministrazione, al fine di poter condividere tutte le nostre conoscenze e il bagaglio di informazioni quarantennali, in uno spirito di collaborazione fattiva”.