ALTIDONA – Un programma ricco per l’estate di Altidona, che va a tutta musica: Europe, Willie Peyote e Fiorella Mannoia (unico concerto con poltroncine) prima di immergersi nelal musica elettronica ad agosto.
La sindaca Giuliana Porrà ci ha creduto nel Wondergate Music Festival: “In un paese conosciuto per la sua tranquillità, il luogo di cultura e mare, con Vittorio Amoni cambiamo ritmo, una sferzata in positivo alle nostre abitudini”.
Il luogo scelto è il parco di Marina di Altidona: “Il turismo per noi in è una fattore chiave. Le cose a volte nascono per caso, ricordo il primo sopralluogo al parco dei due ponti e Amoni è rimasto conquistato dalla location”. Annuisce l’organizzatore: “Un amore a prima vista”.
Del resto il parco, vicino al mare e al fiume, collegato con il comune limitrofo con un ponte e ampio negli spazi, sembra nato per questo oltre che per accogliere le famiglie. “Noi speriamo che il rapporto continui e il Wondergate resti con noi, crescendo insieme”. Di certo ci sarà anche nel 2026, la garanzia arriva da Amoni.
“Per noi trovare un comune così pronto a collaborare è un gande aiuto. Lo scorso anno abbiamo fatto un test con il Summer Rock, per valutare la location. Oggi con il Wondergate Festival facciamo il vero salto di qualità. Dopo l’incontro con la sindaca sono scattate le valutazioni economiche, perché questo è un vero festival e ha dei costi importanti che ha come obiettivo quello di far vivere alle persone la musica nella sua pienezza” prosegue Amoni.
Che poi aggiunge: “il Wondergate è un festival modulare, con logistica proprietaria, replicabile in altri territori, ma soprattutto sostenibile nella zona di Marina di Altidona”. La società ha organizzato un vero villaggio sonoro. “No confusione, solo musica e servizi reali. Tutti i servizi del festival, dal food ai tour tra barca a vela e navette, sono gestite con una piattaforma digitale personalizzata. Chi sceglie il Wondergate sa esattamente cosa può fare e come” prosegue Amoni.
Il parco non è un recinto da cui andarsene a fine concerto, a un luogo dove condividere l’esperienza. “Un immersivo. Ci sono tre gate, per tre diverse offerte musicali con una chiara identità. Non abbiamo scelto gli artisti in base ai follower e alle visualizzazioni, ma per il loro essere”.
Si parte con il Sonic Gate, affidata alla musica d’autore. Poi l’Electronic Gate (16-21 agosto) con i dj della dance elettronica, tra cui Afrojack e Aoki. E in chiusura di festival, l’ultima di agosto, arriva il Metal Gate con band internazionali, dagli Apocalittica ai Primordial. Il 23 agosto durante il concerto annunceremo già il primo ospite del 28 agosto, con una grande band dell’heavy metal in esclusiva nazionale.
C’è un grande staff al lavoro guidati dal direttore di produzione, ex Firenze Rock. “La scelta di diversificare i cantanti è proprio per attrarre un pubblico differente ogni sera. E anche una diversità dal No Sound Fest, per citare una realtà di punta del territorio. Noi puntiamo a un target tra i 30 e i 70 anni per il Sonic Gate e quini abbiamo puntato su una fascia di mercato differente. Non è semplice”. Al momento la Mannoia sta stupendo.
“Per noi – conclude Amoni guardando la sindaca Porrà - è un anno zero, un vero investimento. Per cui ci saranno delle criticità, ma tutto aiuterà a far crescere una nuova location e una nuova organizzazione. Consociamo il rischio di impresa e al momento abbiamo deciso di non lavorare con i contributi pubblici. Poi vedremo e valuteremo”. Tutto il programma su