FERMO – In sala alcuni degli esponenti di punta del Pd fermano, al tavolo l’ex deputata e oggi candidata consigliere regionale, Alessia Morani, e la giornalista Sandra Amurri (il video della conferenza stampa). Proprio una lunga serie di post della giornalista ha spinto Alessia Morani a intervenire sul tema della Svem, la società della regione Marche che si occupa, principalmente, di rendicontazione dei fondi europei.
“La Svem ha effettuato spese per consulenze a esterni fino a 1,4 milioni di euro in un anno, questo è uno spreco di risorse pubbliche” tuona la candidata del Pd. La società in house della regione, su questo punto, rivendica invece “che a bilancio nel 2024 ci sono per consulenze amministrative, legali e notarili 203mila euro e non 1,4milioni”.
Di fronte ai numeri che la Morani ritiene corretti, la strada da percorrere è solo una: “Presenterò rapidamente un esposto alla Corte dei Conti, alla procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza di Ancona”.
Morani durante la conferenza stampa ha stimolato la Amurri con mirate domande utili a far esporre i punti principali di quella che definiscono una “dettagliata inchiesta giornalistica”. Che ora esce dalle pagine Facebook e diventa un esposto.
Si è parlato di consulenze giuridiche, di comunicazione e pubblicità, di spese per viaggi, “che coprono spostamenti non meglio precisati e indefiniti. Possiamo chiedere, da cittadini, come vengono spesi i soldi di tutti” ribadiscono, di auto a noleggio, di lavori edili e anche di ITS.
“Penso che il presidente Acquaroli, che attraverso la Svem, riceve anche i finanziamenti europei, debba dire qualcosa su questa vicenda. Voglio essere convinta che Acquaroli non sapesse nulla della gestione del presindete Andrea Santori, ma a questo punto, una volta che è emersa un'inchiesta con tutte le cose documentate, chiedo – chiarisce Alessia Morani - al presidente di controllare le attività della Svem e dell’ITS e risponda di eventuali conflitti di interesse e di eventuali illeciti qualora ce ne fossero”.
Immediata la replica della Svem che in una nota chiarisce alcuni degli aspetti sollevati dall’onorevole: “Tutti i nostri bilanci sono sottoposti al controllo della Corte dei Conti, che finora non ha mosso rilievi nei confronti dell'azienda. Non solo, abbiamo superato anche i controlli dell’Anac e di un organismo di vigilanza indipendente, creato ad hoc dall'attuale consiglio di amministrazione, con due avvocati e un commercialista terzi e autonomi rispetto all'azienda”.
Nella lunga nota, Santori spiega anche ulteriori passaggi rivendicando poi i risultati di gesiotne, ovvero “l’aver ridotto i tempi di pagamento alle aziende dai 48 mesi della precedente gestione ai tre mesi attuali. Ma anche di aver evaso nel 2024 1.007 pratiche per 241 milioni di euro (+710% rispetto al 2021) e di aver dimezzato il costo del personale (tra le spese ‘dubbie’ presentate da Morani e Amurri) passando da 1,5 milioni a 819.666 euro”.