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Enosophia, il festival che abbina vino e cultura. Degustazioni, lezioni e un focus sull'innovazione tra le vigne

22 Giugno 2023

SANT’ELPIDIO A MARE – Enosophia, tre giorni in compagnia del buon vino e della cultura. C’è sempre ‘Di arte in vino’ dietro la macchina che si muove sotto il cappello di Bacci, supportata da Ais e Assoenologi oltre che da Tipicità.

“Si parte dalla conoscenza per giungere alla convivialità. Abbiamo abbinato la ‘Cena in bianco’ inserendo anche uno spettacolo domenica in chiusura, dopo il convegno e la degustazione pomeridiani, affidandoci a Piero Massimo Macchini, questo per allungare la presenza delle persone nel nostro centro storico” introduce il sindaco Alessio Pignotti.

La scelta di unire la cena a Enosophia non è casuale: “Un connubio vincente tra due eventi che hanno ‘affinità gastronomiche’, cibo e vino per una atmosfera magica sotto le stelle. Il bianco porta pace e simboleggia un nuovo inizio, quello che l’amministrazione Pignotti ha dato alla città. Alla cena si può partecipare portando cibo da casa o utilizzando il menu dei tanti ristoratori coinvolti” prosegue l’assessora Michela Romagnoli.

Il prossimo anno festeggeremo i 500 anni del Bacci e insieme con i consiglieri regionali stiamo lavorando su una legge regionale che dia lustro alla sua figura, costruendo un programma che potrà valorizzarne la storicità.

Marino Calvigioni entra nel merito della festa: “Un programma ricco, partito da Civitanova con Artevinndo che ora trova il suo apice nel cuore di Sant’Elpidio a Mare.

Da non perdere la lezione di Stefano Isidori, il venerdì sera, sul vino e l’abc della degustazione che verrà fatta su bottiglie della cantina di Pedaso, Terra Fageto. Poche ore prima il convegno sull’innovazione in vitivinicoltura’ organizzato da Assoenologi, che sarà tecnico e mirato ai produttori”. Quello che Calvigioni e il suo team vogliono è allargare la squadra e le collaborazioni, grazie anche al lavoro del vice presidente Fabio Conti.

Un post festival si terrà il 7 luglio con una cena itinerante, che coinvolge quattro ristoratori, quattro location diverse in cui mangiare passeggiando

“Il Bacci è un personaggio poliedrico e ne studieremo le diverse sfaccettature con la professoressa Luisella Giachino, docente dell’università di Torino e lo storico Enrico fagiani. Si partirà da un discorso del Bacci in cui prova a spiegare ‘l’esistenza dell’unicorno’ che in realtà no esiste, ma che lo studioso doveva cercare di dimostrare altrimenti avrebbe perso le risorse del finanziatore. Uno spaccato di come al tempo si muovevano le figure di cultura in difficoltà finanziaria, ma molto intelligenti” aggiunge Conti.

E Tipicità? “Enosophia è ormai un appuntamento nazionale. I dati dimostrano che masse di turisti si muovono grazie al vino. Il fano in maniera consapevole o inconscia, perché dove si mangia e beve bene si va. È una tappa delle trenta del Gran Tour delle Marche, partito da Civitanova. Il nome non è un caso, rende Sant’Elpidio a Mare un laboratorio che mette a confronto studiosi e chi il vino lo fa. La scelta di parlare dell’innovazione in vitivinicoltura ci permetterà di affrontare progetti e iniziative che stanno facendo evolvere il mondo dell’enologia e del consumo del vino, che vive a sua volta di mode” riprende Angelo Serri.

A proposito del Bacci, Tipicità sta organizzando una spedizione a novembre per la settimana della cucina italiana nel mondo con una puntata nella casa del Don Perignon.  “Se si parla di vino noi ci siamo. Sant’Elpidio a Mare è un po’ la mia seconda casa, ci insegno da anni. Elevare i contenuti è un impegno che ci siamo presi con Marino, da qui l’incontro di apertura e il valorizzare ogni aspetto del Bacci, autore anche della prima vera guida del vino, che sottolineava anche il suo aspetto salutistico. Il progresso del mondo enologico è dato da esigenze di mercato e dalle condizioni climatiche, oltre che dalle innovazioni di coltura con l’utilizzo di nuovi prodotti che abbattono il consumo del rame o di cloni. La sperimentazione è fondamentale per rispondere al mercato, ma soprattutto al sostentamento” ribadisce il presidente dell’Ais, Stefano Isidori.

Degustazione professionale di vini in sperimentazione delle nuove tecniche di cultura, come spiega Giuliano d’Ignazi, è quella da non perdere partecipando al convegno di Assoenologi: “Riprendiamo progetti finanziati dalla regione Marche. Una misura che ha collegato il mondo della ricerca, con Politecnica e Unicam, in prima linea, ai produttori per accrescere il know ho aziendale. Si parte dalla sostenibilità ambientale, in relazione al cambiamento climatico, con nuove tecniche che devono essere economicamente sostenibili”.

Sono otto i progetti esaminati e che saranno parte del convegno. Dai trattamenti fitosanitari all’ottimizzazione dele risorse idriche, dalla certificazione dei vitigni alla blockchain che diventa la massima tutela per il consumatore. “Stiamo lavorando a un regolamento comunale nell’uso dei fitosanitari. Per cui ne parleremo e ci confronteremo con gli esperti”.

Chiara Fermani

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