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Emergenza finita, tutti a scuola, ma niente gite. Il consiglio della Politecnica: aumentare la distanza tra gli studenti

1 Marzo 2020

FERMO – Tutti a scuola, come previsto visto che la vecchia ordinanza era scaduta sabato a mezzanotte. Dopo che i parroci sono tornati a dire messa, oggi in tanti hanno scelto di vivere un’ora in comunità dentro la propria parrocchia, anche i prof riprendono in mano registri e libri. Senza dimenticare il decalogo del minsitero della Salute che mira al contenimento del propagarsi del Coronavirus.

Le scuole resteranno chiuse fino all’8 marzo solo nella provincia di Pesaro e Urbino, che è quella più interessata dal coronavirus Covid 19. Si torna quindi alla normalità nel Fermano, con i sindaci impegnati ad avvisare via social i cittadini. Ripartono gli scuolabus, tornano in azione i pullman della Steat con tutti gli accorgimenti del caso.

Come quello dell’Università Politecnica delle Marche che ha inviato una nota ai docenti a firma del rettore Gregori: “Leggete prima della lezione il decalogo da seguire sui comportamenti igienico sanitari inviato dal ministero della Salute e se fattibile cercate di distanziare gli spazi tra uno studente e l’altro”.

Aggiunge il presidente Ceriscioli: "Il Governo ha stabilito zone e misure di contenimento: non sono più previste ordinanze regionali, quindi le misure sono immediatamente operative":

Ripartono le scuole e le attività mondane, dai cinema ai teatri passando per biblioteche e feste, ma non si sa se ripartirà il lavoro: “Il Governo si faccia carico, attraverso specifici provvedimenti, degli enormi difficoltà e disagi che in questi giorni si stanno registrando nel tessuto economico regionale e crei le condizioni per garantire salario e occupazione. In caso contrario valuteremo in tempi brevissimi le necessarie iniziative di mobilitazione” sottolineano i sindacati confederali.

E intanto domani il mondo del turismo, con in testa Daniele Gatti, sarà in regione per valutare le azioni necessarie per aiutare chi da settimane non vede arrivare un turista e che nella mail si ritrova solo cancellazioni di vacanze future già programmate. Per non parlare dei ristoranti, solo a Fermo bar e ristoranti hanno perso nell’ultima settimana decine di clienti, visto che erano previste anche le lauree.

Nel dettaglio, il nuovo decreto prevede che nelle province di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno la Regione Marche seguirà il modello delle altre 12 Regioni, che applicano misure diverse, fra cui: la sospensione fino al 15 marzo 2020 dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; le misure di sicurezza da garantire per le procedure concorsuali; l’obbligo per le aziende di trasporto pubblico locale anche a lunga percorrenza di adottare interventi straordinari di pulizia dei mezzi; l’obbligo, per chiunque abbia fatto ingresso in Italia negli ultimi quattordici giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ovvero nei Comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta.

Raffaele Vitali

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