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Emergenza e futuro, parla Calcinaro: negozi, salute, scuola, mascherine. E una certezza: "Fare ancora il sindaco? Solo se ci ridanno i mezzi"

11 Maggio 2020

FERMO – Sindaco Paolo Calcinaro, emergenza Coronavirus in corso, come sta Fermo?

“Abbiamo 43 positivi. In alcuni momenti abbiamo superato i 130. E invece sono diversi giorni che non abbiamo nuovi casi”.

Possibile quota zero?

“Non capisco se il Gores ci inserisce anche i domiciliati, gli asintomatici in isolamento”.

Il drive through funziona?

“Efficiente, una possibilità che viene data a chi è domiciliato senza sintomi gravi, ma anche ai sospetti su richiesta dei medici di base”.

La città è ferma?

“Assolutamente no. Oggi partono i lavori a Salvano per l’adeguamento sismico e il secondo lotto per la Materna di villa Vitali, per fare due esempi”.

Il fine settimana come è andato?

“Comportamento discreto. Qualche eccesso, ma è stato un we di responsabilità diffusa sulla città. Stiamo pensando di chiudere alle auto il lungomare di Lido dal we prossimo”.

Mascherine per gli over 70, progetto confermato?

“Pensavamo di partire con le consegne in questi giorni, ma la fornitura arrivata non è quella ci aspettavamo. Abbiamo dirottato tutto alle farmacie comunali, dando un messaggio anche politico visto che ora le vende a 0,50, nonostante le avessero comprate a 0,80. Già nella prima settimana ne hanno vendute 4mila. Non serve fretta, con le mascherine dovremo convivere. Vogliamo dare garanzie a tutti e quindi faremo il massimo per mantenere la fornitura al prezzo calmierato. E comunque, chiamando allo 0734225675 della Protezione civile, a chi ha necessità ed è in difficoltà le portiamo a casa”.

Test sierologici per tutti, ci sta pensando?

“37mila persone? Solo per fare la gara siamo fuori dai tempi dell’emergenza. Impensabile per il capoluogo, tanto più oggi che abbiamo entrate bloccate e nessuna certezza da parte del Governo sul ristoro delle entrate. E per quanto riguarda le aziende, i protocolli devono rispettarli chi deve aprire. Noi possiamo dare vantaggi fiscali, non pagare per le imprese e sostituirci al sistema sanitario”.

Ritorno a scuola, che accadrà?

“Se le scuole ci chiederanno di usare le palestre non abbiamo problemi. Poi c’è la fattibilità didattica tutta da vedere”.

Riaprono i negozi, cosa immagina?

“Intanto per i bar abbiamo approvato la possibilità di estendere l’occupazione del suolo pubblico con un abbattimento dell’80%, anche del pregresso. Quello che chiedo ai cittadini è di comprare il più possibile in comunità. Sono stato a Lido e ho vito le persone in fila nei locali per gli asporti, speriamo accada sempre".

Cosa non funziona?

"Quello che è difficile, complicato da gestire, è il ritardo con la cassa integrazione. Abbiamo famiglie che ci avevano chiesto un supporto che oggi non sanno come fare. Famiglie senza reddito che non riescono ad andare avanti”.

Regole certe?

“Oggi usciranno le linee guida della Regione su tanti aspetti della vita quotidiana. La linea di indirizzo è lasciare abbastanza libertà. La nostra Regione si sta muovendo con il buonsenso per permettere la ripartenza, poi nessuno ha la verità in tasca e le problematiche si affineranno. Un esempio? Ampliamento di 10-12 metri per gli stabilimenti nelle spiagge libere”.

La piscina riaprirà? E chi la rifonderà di quanto perso dovendo pagare un canone?

“Ha un vantaggio, l’attività nell’acqua con il cloro. Lo svantaggio è che è un luogo chiuso e si è obbligati a usare lo spogliatoio. Faremo un riequilibrio economico finanziario del piano di concessione, questo è ovvio".

Immagina affitti e concessioni modificate per gli spazi comunali in gestione?

"Quanto pensato per la piscina, varrà anche per altri casi, da chi gestisce la Sala degli Artisti al teatro di Capodarco. Chi ha in affitto bar e negozi su proprietà comunali. A breve faremo un atto che allungherà le concessioni di un anno per riequilibrare il tempo perso. Poi se si tratterà di anticipare la contribuzione comunale del 2021 al 2020, lo valuteremo. Il primo passo sarà allungare i contratti per compensare queste grandi perdite”.

Novità per le elezioni?

“Non ne so nulla e continua a non interessarmi. Luglio od ottobre? Per me l’unico criterio è la sicurezza, non la convenienza per un incasso immediato. Se mi dicono che il caldo blocca il virus è un conto, se mi dicono votiamo ora per evitare di bloccare di nuovo le scuole, se mi dicono che a ottobre si possono unire le elezioni che è fondamentale: ecco, tutto questo non è chiaro e definito”.

Ma lei è pronto?

“Ci devono continuare a far fare i sindaci. Senza introiti è difficile. Cosa amministreremo? Uno non lo deve fare per forza, a meno che la politica non sia l’aria per respirare. C’è chi nella politica vede il mezzo per fare e aiutare la gente. Se non escono misure di sostegno ai comuni reali, è inutile che io mi ricandidi. Ma non si arriverà a questo punto, salterebbe il sistema Italia. Spacchettiamo il decreto, non bisogna per forza inserire tutto. Perché gli aiuti sui mille euro devono andare insieme agli ecobonus o la sanatoria dei braccianti agricoli? Dividiamo”.

Sindaco, ma siamo fuori dall’emergenza?

“No, mai avuto tante riunioni con Anci e Regione. C’è una sospensione dell’emergenza sanitaria, ma tutti abbiamo timore. Vivremo un periodo straordinario su tutto, energie e risorse. In Comune siamo in 12 su oltre cento dipendenti, ognuno sta dando il massimo”

Quali le sue priorità?

"Supporto al disagio sociale nel miglior modo possibile. Abbiamo distribuito mezzo milione in sostegno alla popolazione. Poi, pensare a come vivere i prossimi mesi. Vivere è economia, è un sostegno a sua volta, è economia delle persone, quindi cultura e svago. Quindi non si possono fermare parti per favorirne altre”.

Calcinaro, Fermo città dello sport. Come cambierà?

“Non so quante risorse potranno essere appoggiate sullo sport. Serviranno gestioni oculate. E su questo noi, soprattutto con la Fermana, partiamo in maniera agevolata”.

In chiusura, cosa resta di positivo da questi mesi?

“Da cittadini, associazioni e famiglie è arrivato un supporto di circa 60mila euro, 25 mila da una persona sola. Una operazione di solidarietà sociale incredibile, nessuno si è tirato indietro. spero cresca questo senso di comunità”.

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