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Elezioni, se si vota a luglio Ceriscioli torna in gioco. Lega, Pd e 5 Stelle contrari: "Elction day a ottobre"

6 Maggio 2020

FERMO - Voto a luglio e non a novembre? Le regioni si dividono. C’è chi spinge, come la Liguria, chi frena, le Marche. Ma proprio la regione al plurale si conferma tale non avendo ancora chiaro il parterre dei contendenti, anche se sulla carta ci sono Acquaroli, Mangialardi, Mancini e Longhi in rampa di lancio.

Non è un dettaglio la data, lo sanno bene soprattutto nella coalizione di centrosinistra. Votare entro l’estate potrebbe cambiare, di nuovo, le carte in tavola e rimettere al centro del progetto il governatore uscente Luca Ceriscioli.

È evidente, infatti, che un voto in tempi rapidi non consentirebbe al candidato in pectore, Maurizio Mangialardi, di condurre una campagna elettorale degna di questo nome e la coalizione di centrosinistra non potrebbe che affidarsi al carisma ritrovato del presidente pesarese.

Ma questa soluzione, oltre a non convincere ovviamente la parte dorica guidata dalla sindaca Mancinelli e dall’ex onorevole Lodolini, non piace neppure ai capigruppo di tutto il consiglio regionale.

A farsi portavoce del pensiero di quasi tutti è il presidente dell’Assemblea Antonio Mastrovincenzo che parte da un concetto chiaro: election day a ottobre. I capigruppo hanno inviato una lunga lettera al governatore, ai presidenti di Senato e Camera, ai ministri dell'Interno, per gli Affari regionali, per i rapporti con il Parlamento e al presidente della Conferenza Stato-Regioni.

Una lettera in cui si chiede a Ceriscioli, che ha già dato il suo placet a Mangialardi come candidato alla presidenza, “di dichiararsi apertamente contrario a qualsivoglia consultazione elettorale nel mese di luglio, in assenza di una chiara e netta attestazione sanitaria da parte dell'Istituto Superiore della Sanità, che certifichi la assoluta sicurezza dello svolgimento di consultazioni elettorali".

Puntano sull’insicurezza sanitaria i membri di Pd, Uniti per le Marche, Misto-Art.1, Misto-Verdi, Popolari Marche-Udc, Italia viva, Forza Italia, Fdi, Lega e M5s. “Crediamo sia inopportuno sospendere una legislatura nel pieno della sua funzionalità perché' se fossero indette elezioni a luglio si dovrebbe entrare in un periodo di ordinaria amministrazione anche abbastanza lungo e questo creerebbe grossi problemi in una fase emergenziale dove invece occorrono decisioni tempestive e immediate" spiega Mastrovincenzo alla Dire.

Per lui la soluzione sarebbe unire Regionali, Comunali e referendum per il taglio dei parlamentari. Ma alcuni governatori la pensano diversamente. E tra di loro, secondo i capigruppo, ci sarebbe anche Ceriscioli. “Non è certo il momento di riunirsi in questo periodo per determinare le liste e per dare vita a incontri di carattere elettorale. Senza contare che a luglio le temperature sono particolarmente elevate e penso in particolare alle persone anziane. In secondo luogo la campagna elettorale sarebbe fortemente penalizzata e questo non è un fatto democratico. Per cui – conclude Mastrovincenzo – chiediamo a Ceriscioli di assumere una posizione netta contro l'ipotesi di voto a luglio”.

Raffaele Vitali

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