AMANDOLA – Le aree interne sono un tema caldo della campagna elettorale. Per tanti motivi, dai soldi che girano per la ricostruzione passando per la crescita turistica e i servizi necessari per frenare lo spopolamento.
Ad Amandola sono diversi i personaggi politici, o candidati, che si stanno confrontando sul tema. Tra i tanti, ecco l’avvocato Emiliano Carnevali, candidato con ‘I marchigiani per Acquaroli’, e Luigi Ricci, in lista con Evoluzione della rivoluzione che supporta la candidata presidente Beatrice Marinelli.
Per Carnevali il punto di partenza è “il Ddl Montagna approvato in Senato, con uno stanziamento di 200 milioni di euro, che serviranno in particolare per finanziare la sanità di montagna, l’istruzione ed una serie di ulteriori ambiti quali l’agricoltura, i servizi digitali, la mobilità, il turismo, le giovani coppie ed il contrasto allo spopolamento”.
A questo si aggiunge, nelle Marche, l’azione del governo Acquaroli che Carnevali promuove: “Pedemontana, bando borghi, sismabonus, la futura Zes: tutti impulsi per la rigenerazione delle aree interne. Per l’alto fermano è quindi un “adesso o mai più”, una congiuntura talmente propizia che con un ulteriore apporto diretto da parte della prossima amministrazione regionale potrà condurre ad una reale ripartenza”.
Di diverso avviso è Luigi Ricci: “I nostri territori interni, a partire dai Monti Sibillini, custodiscono bellezze straordinarie e opportunità di vita che troppe volte restano inespresse. Qui si potrebbe garantire a migliaia di persone una qualità della vita altissima, se solo la politica regionale avesse il coraggio di investire davvero: servizi adeguati, incentivi mirati, sostegno ai giovani che oggi sono costretti a emigrare all’estero o a rifugiarsi in città”.
Per questo Ricci propone “agevolazioni fiscali per chi investe in modo sostenibile nei nostri territori, sostegno alle nuove imprese, una programmazione seria che dia respiro a chi vuole costruire qui il proprio futuro. Così eviteremo che i nostri giovani vadano a cercare altrove i loro “paradisi fiscali” e daremo alla nostra regione un ruolo guida, capace di proporre soluzioni concrete allo Stato centrale per uno sviluppo armonico dell’Italia”.
