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Elezioni provinciali, la linea di Interlenghi: "Seria e preparata, avanti con la Canigola. Calcinaro? Un posto in squadra c'è"

4 Novembre 2021

di Raffaele Vitali

FERMO – Grandi manovre in corso per le elezioni provinciali. Civici, piccoli, grandi, partiti, di tutto un po’ nel calderone del dopo, o prosieguo, Canigola. Tra i player c’è anche Paolo Calcinaro, uno dei nomi forti sul tavolo del voto. Ma cosa pensa chi lo ha sfidato a Fermo, ovvero Renzo Interlenghi. Con la sua Fermo Futura ha tenuto in alto la bandiera del centrosinistra, che ha nel Pd la compagine più forte. Quel Pd che deve chiarire cosa vuole fare davvero.

Interlenghi, come legge da 'dentro' il percorso verso le elezioni provinciali del 18 dicembre?

“Il clima è quasi surreale. Dopo che il sindaco di Fermo ha comunicato la sua intenzione di candidarsi alla Presidenza sembra che tutte le forze politiche, di centrodestra e centrosinistra, siano rimaste ipnotizzate. Tutti puntano al pacchetto di voti che il primo cittadino sta mettendo sul tavolo. Insomma: una sorta di “all in” dove le forze politiche devono decidere se “vedere” o “lasciare”.

Scusi, ma il centrosinistra di cui lei fa parte, ha un suo progetto?

“Siamo in una fase di rigenerazione. Dopo le ultime tornate elettorali si è indebolito nei numeri e le sirene di una facile vittoria potrebbe portare a cedimenti che ritengo deleteri”.

Lei pensa che alla fine sceglierete Calcinaro?

“Tutto è possibile in politica. Ma un accordo con il sindaco di Fermo dovrebbe passare attraverso due pregiudiziali: la prima è che faccia una volta per tutte una scelta di campo chiara e univoca, la seconda è che a Fermo questa maggioranza, in caso di accordo per le provinciali, dovrebbe cambiare, ma prima dovremmo spiegarlo agli elettori”.

Accordo con rimpasto?

“Non corriamo troppo. Intanto una scelta di campo comporterebbe una rottura con l’ala destra della attuale coalizione ma siccome ciò è impossibile, meglio parlare di ipotesi più concrete”.

Tornando alle elezioni, cosa pensa della Canigola che è pronta a ricandidarsi?

“Ritengo che abbia ben operato in tutti settori di competenza della Provincia pur con le scarse risorse a disposizione. È una donna seria e soprattutto, moralmente al di sopra di chiunque. Il rigore con cui opera, che per qualche sindaco può apparire un ostacolo alla crescita, in realtà rappresenta una garanzia di legittimità e di buon andamento della pubblica amministrazione”.

Lei crede che i sindaci vorrebbero meno lacciuoli?

“Con la crisi dei partiti, i sindaci non rispondono ad altri che a loro stessi e sono sempre più sottoposti a richieste che hanno poco a vedere con il bene collettivo e molto con l’interesse particolare”.

Senta Interlenghi, alla fine contano i numeri. Il centro sinistra li ha per eleggere il presidente?

“Se penso alla Canigola, vedo davanti a me una presidente che ha ben operato ed è radicata nel territorio, ha un’immagine cristallina ed è competente. Le elezioni di secondo livello non hanno una connotazione squisitamente politica perché conta la capacità di raccordare le istanze dei quaranta Comuni: chi vota sa riconoscere chi sa operare bene e chi no”.

Ma alla fine, il Pd appoggerà la Canigola?

“La scelta adottata fa ritenere che anche il suo partito abbia deciso di andare alle elezioni con il nome di Moira Canigola, ora bisogna preparare la squadra. Ogni elezione comporta delle incognite e, alla fine, vince chi è più forte ma questa è l’unica strada percorribile”.

E Calcinaro?

“Il posto in squadra con noi c’è”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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