Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Ediana Mancini è pronta per il tris: "Serve verità, subito un incontro pubblico con Ubaldi. Montegranaro deve sapere"

2 Settembre 2021

MONTEGRANARO – “Non ci sono liste di destra o sinistra. Dovete scegliere solo tra un sindaco affidabile, leale, coerente e che lavora e l’altro”. L’abito scelto per il manifesto è floreale, in conferenza è vestita di nero con una lunga collana. Ecco Ediana Mancini che dà il via alla sua terza campagna elettorale: “Il sindaco uscente si ricandida per la terza volta” sottolinea con piglio deciso. Terza, perché il comune è stato commissariato, nonostante il voto dei cittadini che l’aveva riconfermata: “Mi hanno sfiduciato il mio vicesindaco e altri colleghi della maggioranza insieme con l’opposizione”.

È agguerrita e chiede un confronto pubblico in cui chiarire “le ragioni di una scelta così sconsiderata e cinica. Subito lo vorrei e spero che l’altro candidato non si tiri indietro. Prima diciamo la verità, poi ci sarà un voto consapevole”. Rivendica il fatto e il tanto ottenuto, come i milioni di euro per la scuola media. “Voglio proprio vedere come potrà criticare l’amministrazione di cui lui era vicesindaco, di una Giunta in cui tre assessori su cinque erano nelle mani dei fuoriusciti. Il problema era solo uno: il vice non può essere sindaco”. Insomma, “Ubaldi, troviamoci di fronte e chiariamo tutto. Voglio la verità, non si sfiducia un sindaco perché ‘cattiva’. Smettiamo di offendere i cittadini di Montegranaro”.

Non si può non chiarire il passato prima di guardare al futuro. “Mi hanno sfiduciato pur con i conti a posto. E allora, quale è il motivo? Ce lo chiediamo ed è nascosto dietro questo punto interrogativo che è qui vicino a me” prosegue indicando il cartellone posizionato con il grande ?.

I reali motivi la sindaca uscente pensa di conoscerli: “Il vicesindaco, innervosito dopo il voto dallo scarso risultato del suo gruppo, ha pensato di creare un nuovo gruppo, formando una amministrazione parallela e inevitabili frizioni e tensioni. Eppure, ho cercato di ricomporre le fratture. Poi, in piena pandemia il fatto raccontato dall’onorevole Lucentini. Con me a casa in quarantena e il paese in difficoltà, il vice, che avrebbe dovuto essere il mio braccio destro, ha iniziato a frequentare il capogruppo di minoranza, sancendo un patto per il suo futuro. Che era più vicino di quanto ogni cittadino potesse pensare”.

La definisce una triste storia finita ancora peggio: “Ha evitato il vicesindaco il consiglio comunale, dove i cittadini avrebbero potuto ascoltare le ragioni. E invece, dimissioni e fine della mia amministrazione”. Tante le domande per Endrio Ubaldi, “che per ambizioni personali politiche ha fatto cadere una Giunta in piena pandemia”.

Lista forte e rinnovata. Così presenta il suo gruppo. “Mi hanno dato fiducia per la seconda volta perché avevamo lavorato bene, facendo muovere il paese. Opere pubbliche, risanamento finanziario, riordino dei servizi, soluzione della questione del Villaggio del Lavoro con tanto lavoro dentro il palazzo. Perché non basta passeggiare per il paese”. Ubaldi ripondera davanti ai cittadini con un confronto”.

Chiede di non politicizzare le elezioni: “Non ci servono guardaspalle, i montegranaresi se la cavano da soli. Non vedrete esponenti politici vicino a noi. Siamo noi, con e nostre forze e la conoscenza della città”. In lista consiglieri uscenti e tani giovani. “Qui non sono dei tappabuchi, sono una scelta precisa di programma”.

Stefany Ferrazzoli, Martina Genga e ‘Sara’ Oumaima El Hachimi sono tre delle giovanissime che porteranno linfa. Aronne Perugini c’è e ci sarà: “Sto qui perché Montegranaro aveva un sindaco eletto 18 mesi prima, con un risultato clamoroso visto che a livello politico la città aveva scelto il centrodestra ma per il sindaco Ediana Mancini”. Palestra, parco, scuola e lavori alla Croce: “Poi c’è il villaggio del lavoro che è stato bloccato dal commissariamento. E questa è la vicenda più grave, perché il commissario non è stato un interlocutore”. Per lui “le ambizioni personali devono essere messe in secondo piano rispetto all’interesse del Paese. E invece, il paese è stato stuprato per esigenze personali. Il primo caso in Italia in cui un sindaco viene mandato a casa senza recriminazioni amministrative. La verità è che c’è stato un accordo politico fin da marzo, dieci mesi prima della sfiducia con il sindaco a casa e il padre in fin di vita. Ora si mettono insieme, anche se Ubaldi chiedeva di non votare alle regionali Gismondi, se Venanzi ha sfiduciato Gismondi. Per cui è innaturale vedere insieme queste figure che negli ultimi sette anni si sono trovate su due parti opposte. Ma cosa pensano loro di Ediana Mancini e del suo lavoro? Noi lo vogliamo proseguire, loro? Considerando che ci sono tre assessori della nostra giunta, oltre a quattro assessori ai servizi sociali che hanno visioni opposte tra di loro. La verità è che il commissario ha dovuto mettere a posto due fontane, significato che da sei anni e mezzo si è lavorato bene. E così continueremo, anzi faremo meglio perché saremo ancora più coesi”.

Perugini come la Mancini mette il Pd dietro le spalle: “Non è una scelta tra centrodestra e centrosinistra. Qui non si votano Salvini e Meloni, qui ci sono Ubaldi e Perugini, Mancini e Lucentini. “Siamo qui, perché dove dovremmo essere? Una scelta faticosa, per ognuno, riprogrammarsi. Ha fatto male quello che è successo. Sapere che il nostro vicesindaco durante la pandemia pensava al suo ego e non al bene collettivo, fa traballare la voglia di fare politica. Poi ti ricordi perché siamo qui: per Montegranaro che merita un gruppo, idee comuni, impegno e sudore” riprende Laura Latini, presidente del consiglio comunale uscente.

“Non ci piace ‘sempre’ come slogan, cosa che ha scelto Ubaldi. perché politica non si fa sempre, ma quando si ha qualcosa da dare alla propria città. Qui noi costruiamo il futuro, inserendo tanti giovani che crescono davvero in squadra e poi si prenderanno lo spazio meritato”. Anche la Latini, segretaria del Pd, mette dietro le spalle la bandiera: “Non è questione di partiti. Qui si parla di cose vicini alle persone. Le battaglie per lo ius soli sono una questione, il villaggio del lavoro è l’obiettivo”.

E Roberto Basso? “Non mi candido” chiarisce subito e prosegue: “Anche se è la lista in cui sarei voluto essere, ma ho scelto di fermarmi. Questa lista meriterebbe come sottotitolo ‘avanti senza compromessi’. Quanto successo mi ha tolto la voglia, mi ha provato personalmente. Gli screzi non sono mancati, ma sono qui per dare il mio supporto, anche se non mi candido. La famiglia va messa avanti tutto. Ma sono convinto che la partita non è chiusa e darò il mio contributo a riprova che non ci sono attriti. Non è che tutti siamo ambiziosi come l’ex vicesindaco, non ho mai ambito aa fare il candidato sindaco, non è un ruolo che ritengo adatto a me. Ho iniziato a fare l’assessore a 27 anni, per cui questa è la parte che crede davvero nel futuro”.

Ediana Mancini lo avrebbe voluto Roberto Basso: “Mi è molto dispiaciuto, ma comprendo le sue ragioni. Ha avuto un ruolo forte e ha fatto bene. Probabilmente questo ha ancora di più spaventato chi aveva ambizioni personali”. Quelle ambizioni che Ediana Mancini spera di chiarire nel confronto pubblico, per lei imprescindibile momento di verità che seguirà la presentazione ufficiale di domenica della lista “in cui non c’è solo il Pd (come gli esponenti al suo fianco, ndr), ma molti civici e non l’ex alleato Antonelli” conclude.

Raffaele Vitali

Print Friendly, PDF & Email
Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram