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Dove c'è musica c'è Fermo: stagione da metropoli con le perle di Dardust, Munedaiko e il piano di Argerich

9 Dicembre 2025

FERMO – Il teatro e altri luoghi gioiello di Fermo diventano protagonisti della stagione musicale voluta dall’assessora Micol Lanzidei. “Tante stagioni in una. Un vero mosaico ricco, in cui ogni pezzetto porta forza e valore. Questo ha un senso, perché la musica ha più lingue e parla a ogni età” introduce l’assessora.

La stagione si è così arricchita con le proposte del territorio: classica, jazz, lirica, cantautorato e musica moderna, “possiamo arrivare a tutti, coinvolgendo varietà che rende giustizia e integra. Questa è la nostra idea di cultura, che deve essere accessibile, viva e dinamica”.

Chi è entrato in cartellone lo ha fatto per dare qualcosa a sua volta alla città e ha trovato negli uffici la spalla ideale, “perché aprire a tanti soggetti è bello, ma complica tutto. Ma alla fine, grazie alla professionalità, ci siamo”.

I protagonisti. C’è un cartellone dentro il cartellone che rende Fermo un unicum, ed è quello del Circolo di Ave. Tra gli appuntamenti, dopo il concerto del 13 dicembre per i trent'anni dalla scomparsa di Ave Properzi Danielli, imperdibile c’è quello del 22 gennaio con Martha Argerich, considerata la più grande pianisat vivente. Seguito a febbraio da Arcadi Volodos, alta star dei tasti biaanchi eneri, per poi chiudere a marzo con il violino di Augustin Hadelich

La Gioventù musicale, guidata dall’avvocata Virgili, non è da meno. “Una stagione composita che si apre con Munedaiko, tre incredibili musicisti, dei veri performer con uno spettacolo immersivo che il teatro dell’Aquila renderà unico. Dopo il debutto del 14 dicembre, ci si sposta a febbraio con uno dei più grandi pianisti della nuova generazione, Emelyanov”. La GMI si sposta poi all’auditorium San Filippo per gli ultimi due appuntamenti di maggio con tanto di operetta, prodotta con il conservatorio Pergolesi. “Biglietti a 5 e dieci euro perché vogliamo che tutti possano partecipare” prosegue la Virgili che sottolinea “come Fermo sia speciale nella sua attenzione alla cultura”.

Il presidente, fino a Natale, del conservatorio di Fermo Igor Giostra parla agli esteti della musica: “Non mancate l’appuntamento del 14 dicembre, tre atleti che suonano a torso nudo, veri atleti musicisti che uniscono le note alla danza. È davvero uno spettacolo che può avvicinare anche chi normalmente non andrebbe a un concerto”.

Tornando poi al Pergolesi, Giostra ne ricorda l’impegno: “Il nostro appuntamento classico, il concerto lirico sinfonico che inaugura l’anno accademico, andrà in scena il’1 febbraio, con studenti e docenti protagonisti sul palco”.  Il Pergolesi è entrato in un progetto del Pnrr da 1.5 milioni, che ha coinvolto anche altre realtà della Regione, per veicolare la cultura musicale in angoli del mondo in cui non siamo così affermati.

Il Gospel del 30 dicembre è immancabile: “Il gruppo arriva da Atlanta e si abbina aun pianista soul, ad accompagnarli ci saranno le Bohemiennes, talenti locali che già l’anno scorso hanno stupito il teatro dell’Aquila. il tutto a dieci euro” racconta Andrea Alfieri.

Il primo dell’anno si apre con la Form, direzione artistica di Francesco Di Rosa, che ha pianificato tre appuntamenti. “Fermo è socio fondatore della Fondazione. Abbiamo scelto tre concerti diversi tra loro. Il programma del primo dell’anno, diretto da Davide Crescenzi, che ha studiato  proprio al Pergolesi, è un’alternanza tra aree italiane e i grandi walzer europei”.

Da non perdere il concerto della Form, diretta dal giovane Trotton, con Dardust, il 15 febbraio, che nel programma prevede anche la 40 di Mozart. “Un programma per tutti, lui scrive melodie in maniera incredibile, di approccio facile fin dal primo ascolto”. Infine, Verdi con la requiem che unisce il conservatorio Rossini di Pesaro a quello di Fermo. “45 studenti coinvolti che passano dalla formazione alla prova, con il tenore Davide Giusti che partito da Porto Sant’Elpidio è arrivato sul palco della Scala” aggiunge Di Rosa.

I 20 ani della Vox Poetica ensemble, che riscopre la musica antica, nelle parole di Claudio Laconi: “Il Fermo Vocal Fest ha trovato  in questa amministrazione il partner ideale. Noi siamo un contenitore che sviluppa più anime: quella concertistica, da cui dipendono più appuntamenti durante l’anno dedicati al 17esimo secolo; c’è poi il lavoro negli archivi m per trovare spariti inediti che poi trascriviamo e le riportiamo in vita eseguendole. In questo non manca mai l’impegno verso i giovani, che avviciniamo alla musica classica attraverso incontri di confronto, veri e propri stage per toccare con mano il livello a cui si può ambire”. Tutto questo troverà il 29 dicembre la sua apoteosi, con direzione di Laconi, poi replicata il 30 a Servigliano.

C’è anche il Circolo Metropolis nella stagione musicale, con un concerto tributo a Bruce Springsteen, un live acustico di Daniele Tenca. Insieme con Cantiere Eventi di Michele Sperandio, che ha al suo interno scuola di musica e produzione di eventi oltre che una casa editrice, la sala degli Artisti diventa la casa di quattro appuntamenti jazz. Per Sperandio, così, doppio lavoro: Ritratti in Musica con il comune e All that Jazz con la storica sala nel cuore di Fermo. “La sala ha un’ottima acustica e permette un format snello che abbina musicisti del territorio ad artisti nazionali vincitori di premi”.

Ritratti in Musica esce ovviamente dalla sala dei Ritratti, che è impegnata dalla mostra Sorelle Arti, e sale sul palco del Teatro dell’Aquila. Gli ultimi due appuntamenti si terrano al mercato coperto, “una sala che risponde bene” e farà da cornice a Marianne Solivan che ha cantato anche al Blue Note, e ad aprile a una sassofonista tedesca che ben si abbina a una marching band dal grande brio con un gruppo internazionale.

Last but not least è la 33esima edizione del premio Postacchini, 30 maggio, che ogni anno rende Fermo davvero internazionale. “Siamo già al lavoro – conclude Roberto Perticara – con il nostro team che avrà una nuova pianista al suo interno e una vetrina nazionale su Rai 2. Abbiamo creato  anche un nuovo sito per raccontare i 30 anni che hanno un futuro grazie anche alle collaborazioni con il Pergolesi, la Form e il Circolo di Ave, per citarne alcune”

Non può che essere soddisfatta l’assessora “per gli intrecci che solo la musica sa creare”.

r.vit.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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