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Dopo l'errore, il centro studi della Uil rettifica: "A Fermo la Tari è sotto controllo". Scarfini: dal 2015 lavoriamo per non aumentarla

22 Maggio 2023

FERMO – Anche i centri studi sbagliano. E questa vota l’errore lo ha commesso la Uil Nazionale. “Quello che è uscito è un errore tecnico sui dati Tariffe Tari”. È categorico l’assessore al Bilancio del Comune di Fermo, Albero Maria Scarfini. Nel primo comunicato della Uil, Fermo era stata posizionata al terzo posto in Italia per aumento della tariffa pensando a una famiglia tipo di quattro persone.

E invece, dopo 48 ore, e un paio di post del sindaco Paolo Calcinaro, arriva la rettifica e l’ammissione dell’errore: “L’Ufficio studi della Uil ha riesaminato il dato riscontrando un banale refuso che però ha sfalsato considerevolmente l’aumento percentuale della tassa considerata. Il dato corretto - scrive Uil Marche - rispetto alla famiglia di 4 persone con un Isee di 25mila euro che vive in un appartamento di 80 metri quadrati, presa in considerazione nella simulazione, è di 194,04 euro per il 2022 con un aumento percentuale dell’1,77% rispetto al 2021 e dell’1,32% rispetto al 2018”.

Insomma, tariffa rimasta uguale, come sostenuto da sempre dall’amministrazione. “Dal 2015 questo comune – ribadisce Scarfini - è molto attento al bilancio in funzione dei cittadini. E quindi delle tariffe comunali. Vedere da un secondo all’altro questi dati pubblicati a livello nazionale e non solo locale fa male. Devo dire che le prime telefonata dai referenti della Uil di Fermo mi avevano già fatto piacere. Quando si parla di queste cose non va mai dimenticato che dieto il lavoro dell’assessore ci son una dirigente e i dipendenti comunali. Se il Bilancio tutela le tariffe è perché magari si fanno altri sacrifici”.

La Uil ha chiesto quindi scusa: “Una svista nella compilazione della tabella con i dati nazionali per la quale ci scusiamo con i cittadini per l’errata informazione uscita e con il sindaco Paolo Calcinaro. Tutto questo per correttezza nell’ambito di un confronto che il sindacato è chiamato ad avere con gli enti locali in favore dei cittadini e, in questo caso particolare, con un’amministrazione comunale che si è sempre contraddistinta nel mantenimento del dialogo con le parti interessate, soprattutto per quel che riguarda il sociale”.

r.vit.

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