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Donzelli a Fermo carica Fratelli d'Italia: "Acquaroli è il figlio che ogni madre vorrebbe. Sta rilanciando le Marche"

16 Settembre 2025

FERMO – Il capogruppo alla Camera e responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, è arrivato a Fermo, chiamato da Rossano Romagnoli, coordinatore comunale, e dal coordinatore provinciale Andrea Balestrieri. Ovviamente a Fermo è arrivata anche Elena Leonardi, senatrice e anima regionale dei meloniani. “Qui si pensa ai contenuti, portiamo avanti una campagna elettorale corretta, pulita. E così la concluderemo” introduce Pisana Liberati.

“In questi cinque anni abbiamo lavorato senza sosta e consegniamo alla prossima giunta una Regione che è stata portata ai migliori livelli nonostante pandemia e guerre. Ora dobbiamo impegnarci per riconfermare Acquaroli” ribadisce Balestrieri.

Per Elena Leonardi, stare vicino a Donzelli, è normalità: “La nostra classe politica non è inventata, è fatta di persone che si spendono nei territori, che fanno gavetta e ora ricoprono ruoli cruciali. Oggi, dopo cinque anni dalla storica vittoria e anni di rilancio di una regione che abbiamo fatto uscire dai margini nazionali, dobbiamo confermarci”.

A riprova del lavoro, prende le infrastrutture: “La sinistra non era mai stata in grado di portare a Roma le necessità delle Marche per diventare competitive, come imprese e come turismo. Pedemontana, terza corsia e strategia chiara per l’alta velocità sono i nostri risultati”.

Tocca anche il tema della sanità: “Tra fiscal compact e Monti, abbiamo vissuto solo dei tagli. Noi abbiamo investito e oggi abbiamo un ospedale nuovo come Amandola e stiamo potenziando la medicina territoriale e abbiamo messo le risorse necessarie nel nuovo ospedale di Fermo per completarlo”.

La senatrice dà il la agli interventi dei quattro candidati: Francesca Ascenzi, Elisabetta Ceroni, Andrea Putzu, “con Giovanni mi lega una vera e lunga militanza e con soddisfazione gli dico che governiamo l’85% dei comuni provinciali”, e Gianluca Tulli, che ricorda l’opportunità “di riportare in regione un cittadino del capoluogo”.

È il momento di Donzelli, che carica subito  il suo pubblico: “Noi li eleggiamo tutti e quattro”. Scherza, ma è un messaggio alla coalizione: “La sinistra non azzecca mai pronostici. Noi fuori dal governo Draghi? Pensavano che fossimo finiti. E poi tanti altri ‘non riusciranno mai’ e invece siamo al centro delle politiche internazionali e il lavoro cresce. non azzeccando pronostici, la sinistra tira fuori il peggio della politica, puntando su rabbia, violenza e odio”.

Donzelli tocca il tema della sanità:  “Sta riprendendo fiato. Non va tutto bene, lo sappiamo. Sono aumentate le richieste, è un dato. Ma noi rispondiamo con servizi e impegno. Per noi parla il lavoro. Non ci interessano i guai giudiziari  di Matteo Ricci, di come faceva le sue cene. Nelle Marche vogliamo vincere su quanto fatto e sui progetti del futuro. Noi usiamo il sorriso, quel buonsenso che fa crescere Giorgia Meloni a livello nazionale”.

Di una cosa è certo: “Non siamo razzisti se chiediamo di controllare l’immigrazione clandestina, noi vogliamo solo fermare gli scafisti che caricano chi ha più soldi. Lo sa anche la sinistra che però ci lucra con le cooperative rosse”.  Rivendica il decreto sicurezza. “Lo spacciatore non può riuscire dopo un’ora che è stato arrestato. Il più debole no è la rom che resta in cinta ogni anno per non essere espulsa, il debole non è l’immigrato che occupa la casa, ma il cittadino che se la trova occupata. E criminale è chi manifesta attaccando le forze dell’ordine. Tutto questo è buonsenso. Come lo è difendere la famiglia, con il bambino che ha diritto ad avere un padre e una madre, non un utero in affitto. Poi se due uomini o due donne si vogliono amare, nessuno dice nulla, è amore”.

Il passaggio sull’economia piace ai fermani. “Chi ha una impresa non chiede bonus, chiede di poter lavorare in pace. Noi lo aiuteremo e andremo avanti con le critiche del Pd, perché questo significa che andiamo bene. E bene faremo la riforma della giustizia, in difesa dei magistrati e non contro, come dice la sinistra che ne ha un piccolo gruppo di amici”.

È il buonsenso la sua parola chiave: “Acquaroli, per me Francesco, non è Superman, è un padre di famiglia, rassicurante e lavoratore, che non va in tv, ma resta in ufficio, come fanno i marchigiani nelle proprie aziende. è un buono, il figlio che ogni mamma vorrebbe, il genero ideale. Ma non basta, lo sappiamo”.

Il sunto finale è quello che unisce i quattro candidati: “Andate casa per casa, parlate con le persone, garantite il voto utile a questo partito e al presidente Acquaroli. Siamo certi  che tre consiglieri su quattro  del fermano saranno del centrodestra”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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