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Donati: "Nuova Regione? Va dimostrato: sbloccare i premi per i sanitari". Intanto migliora il contratto dei privati

28 Settembre 2020

FERMO - Un cambio di rotta immediato, per marcare il prima dal dopo della sanità marchigiana. Lo chiede, al neopresidente Francesco Acquaroli, la Cisl regionale. «È prioritario – dice il sindacato – dare da subito segnali di grande discontinuità, a cominciare dall’intervento sui fondi premio per il personale che ha operato in prima linea durante la fase acuta della pandemia». Questione non nuova che, nel Fermano, tra infermieri e oss, riguarderebbe circa quattrocento lavoratori.

"Il bluff della giunta uscente è stato quello di far passare per premi, somme economiche dovute obbligatoriamente per contratto», denuncia il segretario regionale della Cisl, Giuseppe Donati. 290mila euro, la cifra stanziata da Ancona per il Fermano, «servita a pagare indennità, straordinari e risorse aggiuntive dovute contrattualmente, ma del tutto insufficienti per premiare i dipendenti con una forma di produttività speciale".

Ai premi mai arrivati, di recente, aveva accennato anche il presidente dell’Ordine degli infermieri fermani, Giampiero Beltrani. «Non ci sentiamo eroi, ma professionisti che hanno adempiuto al loro dovere. Vorremmo che questo venga riconosciuto», aveva detto il giorno della scoperta della targa che omaggia gli operatori sanitari del Murri. «La nostra richiesta è concreta – incalza Donati –, non di targhe ricordo appese ai muri. Se tornasse un picco di contagi, con quale faccia la politica chiederebbe nuovi e tremendi sacrifici a infermieri e oss, fino a oggi solo illusi dalle promesse?».

«Gli operatori dell’Area Vasta 4 – prosegue – attendono una risposta dal presidente Acquaroli, sostanzialmente diversa da quella del recente passato. Chiedono un cambio di passo che dimostri la voglia di riprendere un dialogo costruttivo con chi lavora sul campo. Attendiamo che il nuovo governo regionale batta un colpo e sblocchi una situazione che vede il personale dell’Asur preso in giro e umiliato».  

Intanto, una buona notizia. Dopo una lunga attesa durata 14 anni per i lavoratori della sanità privata, settore ospedaliero, - ricorda il sindacato - arriva lo sblocco del contratto in seguito all'assenso alla firma da parte dell'assemblea nazionale dell'Aiop (Associazione italiana sanitari religiosi) e di Aris (Associazione istituti sanitari religiosi)». «Ora, sia pur fuori tempo massimo, - prosegue Cisl Fp Marche - le Segreterie nazionali unitarie di categoria attendono la convocazione per la firma definitiva del contratto che darà il via agli aumenti contrattuali”.

Una notizia che riguarda “i circa 2mila lavoratori operanti nelle Marche in strutture quali Villa Igea, Villa Pini, Villa San Marco, Villa Jolanda, Casa Marchetti , Villa Silvia , Villa Verde, Villa Anna, San Benedetto spa vedranno cosi riconosciuti diritti più vicini a quelli dei lavoratori della sanità pubblica”. Nelle Marche, ricorda il sindacato «sono circa 2.400 i lavoratori coinvolti ed in attesa del contratto operanti in importanti strutture quali: il Gruppo Santo Stefano, Lega del Filo D'Oro, Fondazione Don Gnocchi".

La Cisl Fp Marche "vigilerà sulla corretta applicazione del contratto nazionale sanità privata rinnovato, struttura per struttura, attivando contestualmente tutte le azioni sindacali tese ad accelerare la firma del Ccnl Aris sanità privata, settore riabilitazione".

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