
FERMO - Tra un encomio e l’altro, una lettera che ringrazia per i servizi ricevuti e un plauso, c’è anche una sanità fermana che non funziona come dovrebbe. E su quella punta il dito Giuseppe Donati, segretario provinciale della Cisl Fp.
“Sono incomprensibili lo squilibrio di risorse impegnate per assumere medici o peggio per pagare gettonisti e cooperative, rispetto alle indispensabili, urgentissime, assunzioni nell’area del comparto sanitario (personale non medico). La AST Fermo se non riprenderà immediatamente a coprire il turn over, le assenze per aspettative, per maternità e per congedi di legge, di infermieri, OSS e altre figure sanitarie, dovrà per forza chiudere i servizi”.
Quello che invece accadrà, anticipa Donati, è che il direttore generale Roberto Grinta “farà rinnovi contrattuali a tempo determinato per soli tre mesi. Così non si diventa attrattivi e saranno invece infermieri già formati ad andarsene in altre realtà. A cominciare da Ancona che offre contratti almeno di un anno” prosegue.
Il 31 dicembre scadranno 57 contratti a tempo determinato, “già diversi hanno anticipato che non rinnoveranno se per pochi mesi”. A questo si aggiunge una ulteriore critica di Donati: “L’Ast assume medici in aree a bassa attività ma non è riuscita a coprire le carenze in settori strategici come l’emergenza, la pediatria, la cardiologia, l’anestesista. In quelle specialità, paga fior di milioni (3,8 mln) per i gettonisti”.
La chiosa è di nuovo per infermieri e Oss: che fine ha fatto il concorso che doveva essere pubblicato prima di Natale da parte dell’Ast di Fermo, incaricata dalla Regione? Tutto questo è preoccupante”.
