ACQUAVIVA PICENA – Quanto pesa davvero una Bcc, ovvero una banca del territorio? La risposta arriva dalla nomina di Sandro Donati, presidente della Banca del Piceno, nel consiglio di amministrazione della Simest.
Un acronimo complesso, che ha però un grande peso visto che è la società per l’internazionalizzazione delle imprese del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Donati sarà in carica per un triennio ed è stato scelto dall’assemblea degli azionisti.
“Per me è una grande soddisfazione. Un onore poter contribuire alla missione di una realtà che rappresenta un pilastro fondamentale nel sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane” commenta Donati.
Simest affianca l’impresa per tutto il ciclo di espansione all’estero, dalla prima valutazione di apertura verso un nuovo mercato, all’espansione attraverso investimenti diretti. Opera attraverso finanziamenti per l’internazionalizzazione, il supporto del credito alle esportazioni e la partecipazione al capitale di imprese.
Si comprende quindi l’importanza di avere nel board un marchigiano, considerando la vocazione all’export e alla conquista dei mercati del sistema delel Pmi della regione.
“Metterò a disposizione tutte le competenze e l’esperienza maturate negli anni in tema di supporto alle imprese, con l’obiettivo di contribuire a rendere l’azione di SIMEST sempre più efficace nel promuovere la crescita globale del Made in Italy” aggiunge il neo consigliere.
Simest è il braccio operativo della Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta collegata con il Mef, il ministero delle Finanze di cui, tra l’altro, è sottosegretaria la marchigiana Lucia Albano. Si crea quindi un solido asse. “Tra i nostri obiettivi c’è quello di accelerare la crescita dell’ecosistema delle imprese italiane, fino alla più piccola azienda di ogni filiera”.
Donati è entrato nel Cda insieme con Matteo Zoppas, Maria Elena Perretti, Roberto Rati e Barbara Cimmino, amministratrice delegata è Regina Corradini D’Arienzo mentre presidente di Simest è stato scelto Vittorio de Pedys.
r.vit.
