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Dieci partite di Fermana made in Antonioli: "Mercato? Se serve sì"

17 Dicembre 2019

FERMO – Dieci partite, primo bilancio. Mauro Antonioli, soddisfatto della sua Fermana?

“Noi siamo valutati in base ai risultati: 13 punti in 10 partite, più che sufficiente. La salvezza è un obiettivo che si può raggiungere. Sono felice della crescita. Era stato buono anche l’impatto iniziale, ma prendevamo troppi gol”.

Dieci gare bastano per capirsi?

“Non è facile quando subentri. Non basta conoscere i giocatori in tv o in tribuna. Serve sapere come è il carattere. Perché le regole sono per tutti, ma non si può essere lo stesso con tutti. Bisogna sfruttare le qualità dei giocatori, non solo sul piano tecnico ma anche morale. La testa spesso è più importante delle qualità. Ci siamo conosciuti e ora si vedono i risultati”.

Ha iniziato giocando con gli stessi, poi ha dato fiducia a tutti. Rosa degna?

“Intanto ho voluto vedere i giocatori. Non basta l’allenamento, dove è più facile sembrare fortissimi. Per cui ho voluto provare un po’ tutti, anche perché si allenano e si impegnano. Noi dobbiamo restare compatti se vogliamo raggiungere gli obiettivi. Non siamo un gruppo che può vincere seguendo solo le invenzioni dei singoli”.

Mercato?

“Non ne abbiamo parlato, avevamo troppe cose da risolvere. È un argomento che affronteremo. La società vuole salvarsi e quindi se c’è da fare lo farà”.

In trasferta le piace lo 0-1, è una caratteristica?

“Dobbiamo imparare a chiudere le partite. Restare in bilico non paga, quando hai la possibilità la devi assolutamente chiudere. Poi, siamo chiari, se non avessimo vinto a Gubbio l’impatto psicologico sarebbe stato devastante”.

In campo Ginestra, una scelta di serenità?

“Mi dispiace per Gemello, veniva da due ottime prestazioni. Ma senza i centrali volevo più esperienza, volevo solidità umana. Non avendo la difesa titolare e pronta, ma improvvisata, l’esperienza serve. Ma è chiaro che Gemello è il portiere su cui crediamo e investiamo. Un ragazzo di prospettiva”.

Come convivranno?

“Non stiamo giocando con gli Under. Non appena accadrà, lo spazio sarà tanto. Ginestra è una certezza, ma il ruolo di Gemello non verrà meno”.

Meno punti in casa, ci sono delle ragioni?

“Le squadre che lottano faticano in casa, perché tutti si attendono che sia chi gioca in casa a fare la partita.  Vedi il Gubbio domenica. E poi c’è una motivazione legata al ‘conoscere’ la Fermana. Anche le grandi squadre quando vengono al Recchioni si mettono l’elmetto e lottano. L’esempio lampante è stata la Triestina che si è chiusa dietro e ha giocato sulle seconde palle. Per questo troviamo delle difficoltà”.

Petrucci in campo, finalmente. Bell’innesto per lei?

“Me lo ricordavo da avversario. Lui e D’Angelo sono importanti e abbiamo Bacio Terracino che non ha ancora espresso il suo potenziale. La rosa all’inizio mi aveva fatto pensare ai due trequartisti dietro la punta, vedremo nel girone di ritorno. Ma la strada è intrapresa”.

Si aspettava una difesa così solida domenica?

“Ammetto di no. Il Gubbio davanti ha Gomez ex serie A e Cesaretti che va in doppia cifra di gol da anni. Non concedergli niente è una prova di maturità”.

Domenica la serie C potrebbe fermarsi. Lo sciopero arriva nel momento sbagliato?

“Sono un fatalista. Se giocheremo bene, altrimenti riposeremo e arriveremo alla pausa contenti e soddisfatti. Si parla di una protesta legittima. Se non giochiamo avremo una sosta più lunga. Di certo il girone di ritorno è un altro campionato. Le squadre arrivano fresche, c’è chi cambierà con il mercato, tutto è più complicato. Il lavoro lo imposteremo lasciando giorni liberi come nel diritto dei giocatori, nove giorni di stop, ma il primo di gennaio inizieremo a lavorare”.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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