FERMO - Nella continua lotta contro il crimine e per garantire la sicurezza del territorio, un recente intervento della Polizia di Stato ha portato alla denuncia di un diciassettenne per il possesso illegale di un coltello e sostanze stupefacenti.
L'episodio si è verificato la scorsa sera, quando un equipaggio della Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale ha individuato due ragazzi nordafricani in atteggiamento sospetto presso via Nenni e via Tobagi a Lido Tre Archi di Fermo. Alla vista della volante, i due giovani hanno cercato di fuggire, ma sono stati prontamente raggiunti dagli agenti.
Durante un serrato inseguimento attraverso gli androni condominiali della zona, uno dei ragazzi è stato fermato. Dalla perquisizione è emerso che il giovane, identificato come A.S., era in possesso di un coltello a scatto di circa 20 centimetri, oltre a una consistente quantità di droga. Tra gli oggetti rinvenuti nelle sue tasche vi erano 32 involucri contenenti eroina, 12 contenenti cocaina e 4 involucri di hashish, insieme a una somma di denaro contante pari a circa 1600 euro.
A.S., un tunisino di diciassette anni entrato illegalmente in Italia nel 2021, era già noto alle autorità per numerosi precedenti penali, tra cui furto e invasione di edifici. Già sottoposto a misure di prevenzione emesse dal Questore di Fermo nel 2023, il giovane era stato precedentemente ospitato in un centro di accoglienza per minori stranieri a Fermo, da cui era fuggito.
Successivamente alla sua identificazione e ai rilievi foto-dattiloscopici presso la Questura, A.S. è stato affidato nuovamente alle autorità competenti, come previsto dalla disposizione del Tribunale per i Minori di Ancona. Tuttavia, il 11 aprile, il responsabile della comunità per minori ha segnalato nuovamente la fuga del giovane.
Le indagini della Polizia di Stato sono ora volte a rintracciare il minore fuggito e a portare avanti l'attività investigativa per garantire la sicurezza della comunità e prevenire attività criminali future.
È importante sottolineare che, in conformità con i principi fondamentali della giustizia, tutte le persone coinvolte sono considerate presunte innocenti fino a prova contraria e fino a un giudizio definitivo in sede legale.
