
URBINO -Un sigillo poetico. L’Università di Urbino ha assegnato a Eugenio De Signoribus, uno dei poeti contemporanei più rinomati, il Sigillo di Ateneo. in una cerimonia molto partecipata nell’Aula Magna del Rettorato.
La motivazione scelta dal rettore Calcagnini recita: “La profondità morale e civile della sua opera, capace di intrecciare memoria personale e storia collettiva con un respiro universale”. Stile che torna anche nell’ultima pubblicazione del poeta, Ceneri germogli ceneri (2025). “Qui – ha aggiunto il rettore – rinnova infatti la sua poesia e l’eredità morale della più alta tradizione italiana, facendo emergere smarrimento e residua salvezza”.
La giornata ha reso omaggio a una figura luminosa della cultura italiana attraverso la consegna del Sigillo e un seminario pomeridiano di riflessione e incontro. Durante la mattina De Signoribus ha tenuto la lectio magistralis “Poesia come coscienza”, un intervento intenso che ha ripercorso il senso del proprio cammino creativo e il ruolo della poesia come forma di consapevolezza e responsabilità.
Nel pomeriggio, alla Sala Tartaruga della Fondazione Bo, il seminario “Per un volto di poeta” ha riunito interpreti, studiosi e artisti amici dell’autore – tra cui Enrico Capodaglio, Fabio Ciceroni, Giorgio Cutini, Richard Dixon, Lucia Ferrati, Giuliano Giuliani, Bruno Marcucci, Tiziana Mattioli, Massimo Raffaeli, Stefano Verdino ed Emanuele Zinato – che hanno esplorato la cifra unica della sua voce poetica, la precisione linguistica e la dimensione etica che attraversa la sua intera produzione.
L’Università di Urbino colloca De Signoribus accanto alle personalità che negli anni hanno ricevuto il Sigillo di Ateneo – dai premi Nobel Tawakkul Karman, Ada Yonath e Muhammad Yunus a figure della cultura, dell’arte, della scienza e dell’impresa come Elena Cattaneo, Carlo Rovelli, Andrea Camilleri, Paolo Fresu, Nuccio Ordine, Nicola Gratteri, Valter Scavolini e molte altre – riconoscendo nella sua opera un esempio raro di coerenza, profondità e testimonianza civile.
