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David di Donatello: Vermiglio fa il pieno. Delpero è la prima donna regista a vincere in 70 anni. "Le cose cambiano, finalmente"

8 Maggio 2025

FERMO – L’Oscar l’ha sfiorato, il David di Donatello l’ha dominato: ecco Vermiglio. Il premio per la migliore regia ai David di Donatello 2025 è stato vinto dalla 'fermana' Maura Delpero per il suo film  Vermiglio. Ed è la prima volta in 70 anni che vince una donna.

"Dobbiamo molto al cinema documentaristico perché ha aperto alle donne e questa cinquina ci dice tantissimo" ha sottolineato la regista nel ricevere il premio. Delpero che ha anche ricordato il giorno in cui ricevette il suo primo David per un documentario: “Non mi invitarono, protestammo scrivendo una lettera per dire che il cinema del reale aveva la stessa dignità. Vedo che le cose sono cambiate fortunatamente, i documentari hanno aperto le porte alle donne”.

Miglior attrice protagonista è Tecla Insolia per "L'arte della gioia", mentre Elio Germano è stato premiato come miglior attore il film "Berlinguer - La grande ambizione" di Andrea Segre. Miglior attrice non protagonista Valeria Bruni Tedeschi per "L'arte della gioia", mentre miglior attore non protagonista è Francesco Di Leva per "Familia".

"Voglio dedicare questo riconoscimento a tutte le persone che lottano, che lotteranno ancora e che continueranno a lottare per il raggiungimento quella parità di dignità scritta nella nostra Costituzione. Parità di dignità – tuona Germano - vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo: una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, deve poter accedere all'istruzione, alla sanità e una donna deve avere la stessa dignità di un uomo, un nero la stessa dignità di un bianco, un italiano la stessa dignità di uno straniero e permettetemi di dire un palestinese la stessa dignità di un israeliano".

Il miglior film internazionale è "Anora" di Sean Baker. Riccardo Cocciante è salito sul palco per cantare "Era già tutto previsto", che Paolo Sorrentino ha usato nel suo film 'Parthenope'. A pochi minuti dall'esibizione, un problema tecnico ha interrotto l'artista, per poi riprendere dopo alcuni secondi. Pupi Avati ha ricevuto il David di Donatello alla Carriera. 

"Vedere l'organizzazione di questo David di Donatello è una cosa meravigliosa. Però – ha concluso Avati - qui c’è l'opulenza, nel cinema italiano ci sono le società piccole, indipendenti, che stanno facendo una fatica pazzesca. La cosa più bella che si potrebbe fare è che la Schlein telefona alla Meloni e le dice: 'Ciao Giorgia, sono Elly, possiamo vederci una mezz'ora con Giorgetti e parliamo del cinema italiano?' Sarebbe una cosa auspicabile".

redazione@laprovinciadifermo.com

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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