FERMO – In un colpo solo, tre anni di maestri del lavoro celebrati nella sede della Provincia di Fermo. Una giornata concordata con la prefetta Vincenza Filippi per rendere merito a chi del lavoro ha fatto la propria vita accompagnandolo con valori e principi.
Dietro tutto c’è il consolato interprovinciale dei maestri del lavoro presieduto da Giorgio Fiori, affiancato dal vice Maurizio Valentini. “Siamo qui per restituire uno spazio importante a queste persone che sono il motore anche del nostro territorio” sottolinea Ortenzi. E motore di certo è l’81enne Michele Bonacchi, da 55 anni dipendente della ditta Lubinski, un colosso nel mondo del tabacco, e nessuna voglia di andare in pensione. “Ci occupiamo della fascia più alta, quella dei sigari da trenta euro e tabacco di prima qualità. perché non lascio? Mi piace, è la mia seconda famiglia, ho lavorato con un imprenditore vero che mi ha assunto quando avevo 20anni” racconta.
Con lui, ecco gli altri neo maestri del lavoro: “Nel 2020 il riconoscimento è andato a Roberto Mattei di Conad Adriatico; Giuseppe Paolo Ferrario della Sigma; Francesco Rosario Pastore della Pfizer” riassume Ortenzi.
Nel 2021, invece Maurizio Barbizzi della ditta Fabi Danilo e C.; Marcello Brandetti, in prima linea al salumificio Ciriaci; Ida Buccolo colonna della Santori Pellami, accompagnata dalla titolare Sara Santori. E poi Mauro Gismondi della Giano di Enrico Paniccià, Cecilia Maniscalco della Banca nazionale del lavoro e Alessandrina Traini per l’Unione provinciale agricoltori.