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Dal Mes 'a tasso 0' al green deal, l'Europa si sveglia. Paolella: "Opportunità per i distretti marchigiani"

9 Maggio 2020

FERMO – Nel giorno della festa dell’Europa, l’Italia incassa il Mes senza regole e le Marche cercano soluzioni per uscire dalla crisi.

IL MES SENZA REGOLE

I ministri delle Finanze dell'area euro sono arrivati a un'intesa sulle linee di credito del Fondo Salva Stati che i paesi membri potranno richiedere per finanziare le spese sanitarie. La scadenza dei prestiti sarà decennale a un tasso annuale vicino allo zero: unica condizione è che le risorse vengano destinate alle spese sanitarie dirette e indirette legate alla pandemia. Gli Stati membri avranno tempo fino a dicembre del 2022 per richiedere il prestito, ma il board del Mes potrà decidere di estendere la scadenza. Nell'accordo raggiunto dai ministri delle Finanze si conferma che le linee di credito del Mes saranno "disponibili per tutti gli Stati membri dell'area dell'euro per importi fino al 2% del PIL dei rispettivi membri alla fine del 2019". “Non ho mai avuto dubbi- ha commentato a caldo il presidente dell’Europarlamento David Sassoli - che la linea sanitaria del MES sarebbe stata senza condizioni e utile per affrontare l'emergenza sanitaria nei nostri paesi".

TASSO 0

Il tasso di interesse che verrebbe applicato dal Mes "al momento sarebbe dello 0,1% del prestito", ha detto il direttore generale del Mes, Klaus Regling, in una conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo. Il costo per il prestito sarebbe "vicino a zero", ha spiegato Regling, ricordando che il tasso di interesse dipende dai costi di finanziamento del Mes sui mercati.

GENTILONI E LAGARDE

Il commissario Ue Paolo Gentiloni parla di "accordo molto positivo", che sarebbe utile all'Italia. "Io non faccio il consigliere del governo, ho lavorato molto perché' questo strumento fosse disponibile senza condizionalità e con delle caratteristiche che lo rendono particolarmente interessante per paesi che hanno tassi di interessi piuttosto elevati e tra questi paesi c’è l'Italia. Poi si tratta di una decisione politica, decide il governo". "Il Mes - secondo Gentiloni - è particolarmente utile per paesi che hanno tassi di interesse alti e un debito più elevato", ha aggiunto. La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha salutato i "grandi progressi fatti oggi all'Eurogruppo nel preparare la strada dell'Europa verso la ripresa". Secondo Lagarde, la linea di credito del Mes contro la pandemia è "uno strumento straordinario" che "fornirà assistenza importante a tutti gli Stati membri dell'area euro che ne hanno bisogno".

I CONTROLLI

Il Pandemic Crisis Support, "è unico, dato il diffuso impatto della crisi COVID-19 su tutti i membri" e che la vigilanza della Commissione non sarà rafforzata. "La sorveglianza e il monitoraggio dovrebbero essere commisurati alla natura dello shock simmetrico causato dal Covid-19", si legge nelle dichiarazioni finali.

L’EUROPA E LE MARCHE

“Celebriamo la pace e l’unità tra i popoli, una cooperazione messa alla prova dalla pandemia in corso, ma che dovrà dimostrarsi più forte degli interessi particolaristici e perseguire quell’obiettivo primo di solidarietà, vitale anche per la resistenza economica dei Paesi dell’Unione” sottolinea Frida Paolella, responsabile Europa del Pd Marche. che poi entra nel merito di quello che l’Europa può fare per le Marche: “L’export marchigiano oggi è nuovamente in pericolo. Nella nostra regione bisogna trovare qualcosa in grado di rilanciare il sistema economico e che sia anche occasione per investire sul nostro futuro. Per le Marche manifatturiere, questo significa cambiare radicalmente il modo di pensare i prodotti e di fabbricarli. Una scelta perfettamente in linea con la visione di una politica industriale europea che, giuridicamente, prevede il coordinamento tra Stati ed UE.

In più, questa strategia corrisponde a pieno alla politica del Green New Deal della Commissione Europea a protezione dell’ambiente. Una richiesta di attenzione ecologica che arriva anche da gran parte dei cittadini a livello europeo: cambiare modo di produrre e di consumare comporta un maggior rispetto dell’ambiente. L’economia circolare può e deve guardare a quanti più settori industriali possibile, dando priorità all’agroalimentare”. Economia circolare, una parola che tornerà spesso, ma bisogna anche educare il cittadino puntando sui giovani puntare, rendendoli cittadini europei.

DONNE MODELLO

“La strada da seguire è quella tracciata dagli insegnamenti di tre donne pedagogiste pacifiste che hanno fatto della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo una bandiera comune: l’antesignana Anna Siemsen, la marchigiana Maria Montessori – di cui quest’anno ricorre il 150° anniversario della nascita – tre volte candidata al Premio Nobel per la pace e nota in tutto il mondo per il Metodo educativo che porta il suo nome e Sofia Corradi, ideatrice del programma Erasmus nel 1987. Ricordare i loro insegnamenti, in occasione della Festa dell’Europa, è un auspicio perché sia introdotta più educazione civica europea a tutti i livelli” conclude Frida Paolella.

Raffaele Vitali

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